Da oggi anche nel Lazio entrano in vigore i ticket sanitari introdotti dal governo con la finanziaria appena approvata: 10 euro per le prestazioni specialistiche, 25 per i codici bianchi al pronto soccorso. Ma il segretario generale della CGIL di Roma e Lazio Claudio di Berardino chiede che la Regione sospenda i rincari, così come hanno deciso Emilia Romagna e Toscana. “In una regione che già detiene il primato nazionale per i ticket su servizi sanitari e le tasse– dice Di Berardino- l’ introduzione di un ulteriore tariffa per le prestazioni specialistiche e diagnostiche è un balzello che le famiglie del Lazio non saranno in grado di sopportare. La Polverini cerchi risorse altrove, a partire dalla riduzione dei costi della politica, che sappiamo essere tra i più cari d’Italia”. Un attacco alle fasce più deboli e ai pensionati che il governo Berlusconi ha però risparmiato alle pensioni e ai vitalizi di deputati e ministri.