Si sono difesi dalle gravi accuse che gli vegno mosse dai magistrati della procura di Velletri, l’ex assessore ai servizi Sociali del Comune di Anzio Italo Colarieti e la dirigente del settore Angela Santaniello convolti in una inchiesta insieme al presidente della cooperativa Rainbow Augusto De Bernardinis. Tutti indagati per i reati di abuso d’ufficio e concorso in corruzione. Ieri mattina sono sono stati ascoltai dal giudice per le indagini preliminati del Tribunale di Velletri Alessandra Ilari. Gliavvocati difensori hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari. Le accuse contestate riguardano la proroga del servizio di assistenza ai portatori di handicap e per il trasporto dei ragazzi disabili. I tre, sostenuti dai legali, hanno cercato di dimostrare la regolarità delle procedure affettuate.
Sul fronte poltico dopo il PD a chiedere un consiglio comunale strarodinario per discutere di quanto avvenuto, ora si sono aggiunti il PRC di Anzio e i consiglieri di FLI e UDC: “Crediamo sia necessario che il Sindaco e l’amminitrazione facciano chiarezza su quanto accaduto, la questione è preponderante su ogni altro aspetto“. La Posizione dei democratici: “Il Gruppo Consiliare del P.D. di Anzio, in relazione ai recenti provvedimenti della Magistratura che vedono coinvolti un assessore e un dirigente del Comune di Anzio, ha richiesto un Consiglio Comunale straordinario con il seguente argomento all’o.d.g.: Verifica degli appalti ed affidamenti esterni, Provvedimenti conseguenti. Ciò al fine di valutare e chiarire ogni aspetto di un tema, quello della gestione degli appalti, che è stato più volte oggetto di aspri confronti in C.C. e che sta producendo disorientamento nell’opinione pubblica locale. Al di là dell’autonoma azione della Magistratura, cui va la nostra fiducia e sostegno e che è tesa a verificare gli estremi di reato, resta e si ingigantisce ogni giorno di più la responsabilità politica di una Amministrazione che, peraltro traballante nella sua maggioranza, espone il Comune come Istituzione ad un logorante degrado e perdita di credibilità. I fatti recenti evidenziano, se ancora ce ne fosse bisogno, la giustezza della netta differenziazione messa in atto dal Gruppo Consiliare del P.D. dai metodi e dall’azione dell’attuale Giunta concretizzatasi con varie iniziative, non ultima, la richiesta di scioglimento del C.C. per ridare la voce agli elettori. Ormai la posta in gioco non è solo di carattere squisitamente politico ma si tratta soprattutto di tutelare la dignità e il valore delle Istituzioni locali e il buon nome della città. A questo compito il P.D. di Anzio non si sottrarrà nella speranza di aprire una stagione nuova nella vita amministrativa e politica locale“.