“I proclami di Rocca sulla Sanità e sull’abbattimento delle liste d’attesa servono a poco se poi, al contempo, la Regione disattende sia il Piano nazionale che quello regionale per ridurre i tempi delle prenotazioni e garantire più efficienza, responsabilità e trasparenza nello scorrimento delle stesse. Da qui la nostra Mozione per impegnare la Giunta ad attuare quanto previsto nei Piani, prima fra tutte la possibilità per il cittadino di recarsi una struttura convenzionata, senza costi aggiuntivi, qualora si superi il tempo massimo d’ attesa previsto per legge”.
Così in una nota Valerio Novelli, consigliere M5S alla Regione Lazio.
“Non risulta, infatti – afferma Novelli – che la Regione Lazio abbia mai provveduto a configurare, standardizzare e pubblicizzare questa procedura obbligatoria, con la quale attraverso il ReCUP, i pazienti potrebbero consultare in tempo reale l’attesa relativa a visita ed esami erogati in regime istituzionale o in libera professione nonché prenotare e modificare gli appuntamenti già presi. La sospensione delle attività di prenotazione e la conseguente chiusura delle agende, è una pratica che la legge vieta e sono previste sanzioni amministrative in caso di violazione, eppure non risulta chiaro in che modo la Regione Lazio vigili sul rispetto del divieto di sospensione, visto che il Sistema Informatico regionale non raccoglie i dati di quei cittadini che rifiutano l’appuntamento per i tempi eccessivi o perchè le liste risultano bloccate”.
“Abbiamo chiesto, tra le altre cose – continua il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – che vengano pubblicate sul portale “Salute Lazio” e sui portali di tutte le ASL, le informazioni relative al diritto dei cittadini ad usufruire con il solo pagamento del ticket, se dovuto, delle prestazioni in intramoenia, nel caso in cui vengano superati i tempi di attesa previsti dalla normativa”.
“I tempi infiniti delle liste d’attesa stanno ormai diventando un problema strutturale che va affrontato con tutti i mezzi e con tutte le possibilità che si hanno a disposizione, perché la salvaguardia della salute dei cittadini è un loro diritto e un nostro dovere come Istituzioni, peccato che questo principio non valga per il centro destra che ha bocciato la Mozione”, conclude Valerio Novelli.