Sospensione del Trasporto Pubblico Locale se entro il 10 Dicembre la situazione non muterà e non cominceranno ad arrivare i pagamenti, lo annunciano tutte le aziende dell’Associazione Uni.A.Mo. Preoccupata l’IDV di Anzio.
Il servizio di trasporto pubblico si fermerà definitivamente in molti Comuni a seguito dei mancati pagamenti della Regione Lazio. Le varie aziende di Tpl si trovano nella condizione, oltre che di non poter più corrispondere gli stipendi al personale, di non poter pagare il carburante e le assicurazioni per i mezzi. In questi giorni si è costituita l’associazione “Uni.A.Mo.La”, Unione Aziende Mobilità Lazio, che è nata dall’esigenza urgente di tutelare gli interessi ed i diritti delle società operanti nel settore del trasporto su gomma. L’associazione conta oggi circa 50 aziende e una trentina hanno già aderito all’iniziativa di sospendere il servizio pubblico a partire dal 10 dicembre. Il trasporto pubblico di fermerà nei comuni di: Anzio compresa Lavinio (Rm), Bracciano (Rm), Velletri (Rm), Lariano (Rm), Tivoli (Rm), Artena (Rm), Fiano (Rm), Capena, (Rm)Valmontone (Rm), Palestrina (Rm), Zagarolo (Rm), San Cesareo (Rm), Bellegra (Rm), Genazzano (Rm), Cave (Rm), Segni (Rm), Pignataro Interamna (Fr), Cassino (Fr), Caprarola (Vt), Ronciglione (Vt), Civita Castellana (Vt), Corchiano (Vt), Gallese (Vt), Fondi (Lt), Lenola (Lt), Valle Bernardo (Lt), Camposerianni (Lt), Liverani (Lt), Formia (Lt), Gaeta (Lt), Spigno Saturnia (Lt), Sonnino (Lt), Sezze (Lt), Roccagorga (Lt), Pontinia (Lt), Cisterna di Latina (Lt). L’elenco sembra ormai destinato ad aumentare. “Stante l’atrofico ritardo della Regione Lazio nei pagamenti dei corrispettivi per i servizi di trasporto resi, considerato che tale ritardo investe tutto il 2012 ed anche taluni bimestri del 2011, – spiega Giuseppe Cilia Presidente dell’associazione Uni.A.Mo.La – considerata l’impossibilità materiale delle imprese di continuare a sostenere i costi di gestione (gasolio, personale, manutenzioni ecc..), preso atto dell’inerzia delle Pubbliche Amministrazioni ai solleciti più volte formalizzati singolarmente dalle aziende, l’Associazione Uni.A.Mo, ha inviato un formale atto di diffida e messa in mora alla Presidenza della Regione Lazio e, per giusta conoscenza, alla Prefettura di Roma per il pagamento delle spettanze scadute al 30 Ottobre 2012“.
” La situazione per i pendolari sarà drammatica– commenta Costantino Sacchetto di SEL, e pendolare – in quasi 100 comuni del Lazio, e questo a tempo indeterminato. Questo perché le aziende non vengono pagate dalla Regione Lazio. Grazie alla Polverini da Lunedì tantissima gente non saprà come andare a lavorare”. Sull’argomento interviene con un comunicato l’IDV di Anzio , che: “Esprime seria preoccupazione circa la minacciata sospensione prevista dal giorno 10/12/2012, fino tempo indeterminato, del servizio di TPL da parte della compagnia Gioia Bus. Il blocco forzato delle corse, è causato dal mancato rispetto degli accordi stipulati tra la Regione Lazio e le varie compagnie locali che offrono servizi di trasporto urbano. Infatti, da diverse mensilità la Regione non invia i finanziamenti pattuiti e ciò comporta un enorme difficoltà da parte delle aziende di trasporto nel soddisfare la domanda di mobilità. Questa condizione, oltre a recare un danno altissimo alle imprese dedite alla gestione del servizio, comporta importanti problemi legati al rimborso di eventuali abbonamenti sottoscritti dagli utenti ad inizio stagione e nel breve periodo. La sospensione del servizio, rappresenta la morte totale del trasporto pubblico nel nostro Comune. In un paese dove c’è chi vuole costruire un nuovo porto, non possiamo permettere che non esista un servizio vitale come quello degli autobus, sarebbe come costruire un grattacielo senza scale e finestre”.