“La notizia dell’invito a comparire per gli interrogatori di garanzia per l’indagine in corso sul presunto scambio di voti che riguarda l’ex sindaco di Anzio De Angelis e alcuni suoi ex consiglieri comunali di maggioranza con cui è stato eletto nel 2018, non rappresenta per noi una Vittoria o qualcosa di cui gioire.
In primis, rimaniamo anche in questo caso Garantisti, nel solco dell’idea che esista la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, come prevede l’ordinamento giuridico italiano.
Questo non ci impedisce di ribadire che l’attuale evoluzione della vicenda che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale di Anzio ( e anche della vicina Nettuno) nel novembre 2022 per infiltrazione criminale, (riconfermato recentemente in Consiglio dei Ministri fino alla primavera del 2025) è ulteriore tassello di un quadro deleterio per il nostro territorio e del modo in cui si è fatta politica negli ultimi 30 anni.
Se rispettiamo le garanzie che la legge a tutela della persona nell’ambito del diritto penale, perché crediamo che ciò sia alla base della idea di civiltà che abbiamo, questo non ci impedisce di affermare che secondo i parametri della politica e dell’etica politica in particolare ad Anzio si sia sbagliato tutto da parte di chi ha governato la città negli ultimi decenni.
Si è sbagliato tutto perché si è teso a rendere plausibilmente “normale” un modo di intendere la cosa pubblica che normale non era e che ha offerto il varco per un tentativo di infiltrazione da parte delle “forze del male”. Se questo tentativo sia andato pienamente a successo oppure no, lo diranno le sentenze negli anni a venire. Ma nel nostro Presente, certo è che necessario ricostruire un rispetto per la politica ad Anzio partendo praticamente dalle macerie.
La politica non ha “vie infinite”, come disse qualcuno. Al contrario ( lo dimostrano i tempi che viviamo attualmente) per poter essere apprezzata e di aiuto ai cittadini, deve attraversare strettoie molto impervie, in cui la trasparenza e l’onestà sono il minimo presupposto di partenza, alla quale va aggiunta la capacità della elaborazione politica, dello spirito civico e della visione a lungo termine, oltre solo l’orizzonte della prossima competizione elettorale.
Serve una Visione nuova, servono persone libere da influenze e capaci di pensare con la propria testa per attuare questa nuova Politica che serve alla rinascita di Anzio.
Persone che abbiano chiaro un Progetto serio e realizzabile.
Persone a cui non è richiesto il dovere di dire “Grazie” a qualcuno ma che esercitino il loro mandato per cambiare questa città senza influenze non solo criminali ma anche partitiche o ideologiche.
Sosterremo quando sarà il momento chi si riconoscerà in questo “identikit” della buona politica”.
Così in una nota Gabriele Federici, Angelo Pugliese, Commissario “Azione” Anzio Presidente “Italia Viva” Anzio.