“Le misure cautelari emesse dalla Procura di Latina nei confronti di imprenditori e politici della città di Aprilia hanno innescato nel nostro territorio un domino di dichiarazioni, quasi tutte improntate al disfattismo e alla rassegnazione. Da parte di alcune forze politiche sono state avanzate richieste e appelli al Ministro dell’Interno per confermare nuovamente i Commissariamenti di Anzio e Nettuno.
Esiste un periodo di tempo per “mettere in sicurezza” un territorio dalle infiltrazioni mafiose? Un lunghissimo commissariamento è davvero garanzia di pulizia ed efficacia amministrativa? Che effetti produce sui cittadini e sulle forze sane della città?
Il tessuto sociale è così permeato che neanche venti anni di commissariamento ci garantirebbero certezze, noi cittadini dobbiamo diventare consapevoli che certi comportamenti come il favore, la raccomandazione, il chiudere un occhio sono l’anticamera della corruzione e della ingiustizia sociale.
Le istituzioni locali devono promuovere la massima partecipazione dei cittadini nelle decisioni e garantire una comunicazione trasparente, per costruire una comunità più forte, capace di respingere le minacce della criminalità.
Due anni sono un periodo lunghissimo, in cui la città è stata privata dell’esercizio democratico del voto e le responsabilità politiche del centrodestra sono emerse in modo chiaro anche dal processo Tritone. Oggi la politica anziché invocare un commissariamento senza fine, dovrebbe serenamente attendere e prepararsi al confronto elettorale fornita di temi anziché di chiacchiere più o meno strumentali e soprattutto fornita di liste pulite e monitorate che saranno il primo biglietto da visita da presentare alla città, così come il M5S di Anzio ha sempre fatto anche a costo di rinunciare ai portatori di voti, ci aspettiamo altrettanto dalle altre forze politiche”.
Gruppo territoriale M5S Anzio