Elezioni a Nettuno. Antonio Taurelli: “Appello ai giovani: partecipiamo!”

“Appello ai giovani: partecipiamo!

I giovani che decidono di restare sul nostro territorio sono sempre meno e avendo io trent’anni ne conosco bene le ragioni. Il fenomeno di migrazione di cui tanto si è parlato per l’Italia meridionale, interessa ampiamente anche le nostre zone. Una buona parte dei ragazzi con cui ho fatto il liceo non vive più a Nettuno e molti non sono più in Italia. Le ragioni sono note a tutti: mancanza di possibilità occupazionali e di attrattive.

La scarsa presenza di giovani tra i venti e i trenta anni rappresenta un problema demografico, ma soprattutto un problema sociale e politico. Sottolineo “problema politico” perché i giovani possono portare qualcosa nella politica che nessuna altra fascia anagrafica può portare: mi riferisco alla attitudine che hanno di progettare il futuro. La mia generazione vive con un piede nel domani, lavora e si impegna per ottenere qualcosa nel futuro. Questa attitudine a proiettarsi nel futuro è esattamente ciò che serve alla politica locale ed è ciò che si chiama visione.

Proprio per dare visione alla politica dobbiamo impegnarci affinché i giovani nettunesi aderiscano a questa chiamata, affinché le loro competenze e la loro mentalità entri in Comune! Non vi chiedo il voto, vi chiedo di metterci il vostro tempo, il vostro viso, le vostre aspirazioni e soprattutto il vostro entusiasmo per dare un destino diverso alla nostra Città. Il mio vuole essere naturalmente un appello a tutti i Nettunesi, ma non posso esimermi dal segnalare i giovani in particolar modo. Vi chiedo di partecipare in prima persona a questo progetto di risanamento della Città.

Stiamo costruendo più liste civiche in cui la componente giovanile dovrà giocare un ruolo determinante. Colgo l’occasione per invitare anche i giornali locali a spronare questa partecipazione, a dare spazio e visibilità ai giovani candidati, creando così le condizioni affinché possano ottenere consenso e quindi concrete probabilità di essere eletti.

Credo sia giunto il momento di formare una nuova classe politica locale”.