Nettuno. Pizziconi: “perché sosterrò Taurelli”

Cari Nettunesi,
sento la necessità di spiegare perché non sostengo in questa tornata elettorale il Partito Democratico di Nettuno, di cui, insieme a tanti amici, sono stato uno dei fondatori nel lontano 2007.
Ritengo che dopo l’ennesimo commissariamento per infiltrazione mafiosa del Comune di Nettuno, sia necessario ripartire da persone nuove, che sappiano segnare una forte discontinuità con il mondo del centrodestra. Era questo il momento di sforzarsi tutti insieme, Partito compreso, per fare sintesi su una persona giovane e preparata come è l’avvocato Antonio Taurelli. Credo che il Partito avrebbe dovuto trovare il coraggio di aprirsi al mondo civico, visto che in questi anni ha dato prova di non sapersi rinnovare e di non saper esprimere una vera leadership al proprio interno. Mi chiedo come faccia un Partito Democratico che non è stato in grado di trovare un accordo interno per il proprio segretario a imporre oggi una sua figura a tutta la coalizione di centrosinistra. La risposta è semplice: il partito democratico di Nettuno non è riuscito a chiudere il campo largo e anzi è riuscito ad isolarsi completamente rispetto a tutti i partiti del centro-sinistra. Per una scelta personale, condivisa solo da poche persone, il Pd oggi è responsabile della frammentazione politica dell’ex opposizione.

Il Partito ha voluto puntare su un nome divisivo che non è certo una novità nello scenario politico cittadino! Nicola Burrini ha già fatto parte dell’Amministrazione Chiavetta come presidente del Consiglio e nel 2015 firmava dal notaio le dimissioni per mandare a casa la sua maggioranza e l’allora Sindaco Chiavetta. Nel 2016 si candidava a sindaco contro il Partito Democratico guidato allora dal dott. Menghini. La sconfitta del Pd in quella occasione fu sonora e la candidatura di Burrini ne fu una delle cause principali. Nel 2024 Nicola Burrini e la sua corrente sfiduciavano l’ultima segretaria del PD Carla Giardiello, accusata di incapacità politica nel gestire il Partito. Oggi Carla Giardiello, Alessio Chiavetta e Giacomo Menghini ci vengono appassionatamente a dire che il Pd e la Città devono ripartire da Burrini. Qualcosa non torna e non intendo partecipare a questo ballo dell’ipocrisia.
Aggiungo, in conclusione, che all’Università Agraria persone vicine a Burrini formano una maggioranza insieme a esponenti notoriamente riconducibili al centro destra.

Per tutte queste ragioni non mi riconosco nel Pd a guida Burrini e proprio per rimanere fedele ai miei valori, sono convinto di sostenere la candidatura civica di Antonio Taurelli.

Ulisse Pizziconi
Già consigliere comunale