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Voltare Pagina è possibile
Clementina Aver
La scelta di candidarmi nasce dall’amore viscerale che provo per la mia città. La amo da sempre, da quando ero bambina e trascorrevo le mie giornate nel bar dei miei genitori, lo storico “Caffè Roma” che molti di voi ricorderanno a piazza Mazzini. Sono trascorsi tanti anni da allora, sono diventata mamma e poi nonna, sempre al servizio della mia città, sempre stando in mezzo alla gente. Sono un ex dipendente del ministero della Difesa, laureata in Scienze organizzative e gestionali, in pensione da pochi mesi dopo 42 lunghi anni di servizio. Mamma di 3 figli e nonna di 4 nipoti. E’ a loro e a tutti i giovani di Nettuno che penso quando guardo al futuro di questa città, alla necessità di tornare alla legalità, al bisogno di offrire prospettive e opportunità, spazi e speranze. Per questo motivo abbraccio il progetto di Antonio Taurelli, un ragazzo serio e preparato, nella convinzione che il nuovo debba indicare la strada”.
Carlo Conte
“Questione fondamentale per Nettuno è far funzionare la macchina amministrativa e assicurare la manutenzione ai beni cittadini, cosa che la società Poseidon non riesce a fare (strade, giardini, reti). Tra i sogni nel cassetto quello di riportare l’acqua (quella della Fontana Vecchia) sotto le mura del borgo, creare al Loricina, oggi Palatucci, un orto botanico e una “fattoria delle farfalle” nella struttura della piscina abbandonata (in collaborazione con investitori privati). E poi parcheggi nelle aree ferroviarie e nell’area sottratta alle mafie di fianco a Santa Maria Goretti”.