Nettuno. Antonio Taurelli: “Non ci asterremo, mi sento di dire apertamente di non votare quel centrodestra che ha portato allo scioglimento per mafia”

“Sono tanti i cittadini che mi stanno scrivendo in queste ore per chiedere indicazioni rispetto a cosa fare al prossimo ballottaggio. Confesso che non è semplice assumere una posizione così importante, anche alla luce di una distanza che la campagna elettorale ha segnato tra noi e gli schieramenti che oggi si contendono la guida della Città.

Partirei però da un primo dato oggettivo. Il pur rilevantissimo risultato elettorale che abbiamo ottenuto non è bastato per essere maggioranza dei votanti. Siamo stati tantissimi, ma siamo pur sempre una minoranza e dunque non spetta a noi il grande onore di governare questa Città. Alla luce di ciò, non ritengo sia giusto arrivare sugli scranni degli assessori per mezzo di accordi di palazzo fatti all’ultimo minuto, senza una reale condivisione programmatica, tanto per ottenere posizionamenti e potere. Non è questo lo spirito che ha animato il nostro progetto civico fino ad oggi.

È pur vero che un gruppo con oltre quattromila preferenze non può esimersi dal difficile compito di pronunciarsi, per quanto lasciare senza indicazioni l’elettorato sarebbe stata la via più comoda, ma anche la meno responsabile.

La tanta fiducia ottenuta impone visione ed equilibrio e, dopotutto, la neutralità opportunistica non appartiene al nostro modo di intendere la politica. Per questa ragione mi sento di dire apertamente di non votare quel centrodestra formato dagli stessi partiti locali che solo pochi mesi fa hanno portato allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. La Città avrebbe avuto bisogno di una svolta che purtroppo non c’è stata, non ci rimane che sperare almeno in una alternanza di forze politiche.

Detto questo, anche se dovesse vincere il centrosinistra scegliamo di non far parte comunque di quella coalizione, la quale non ha creduto fino in fondo nel cambiamento che noi abbiamo auspicato e rappresentato.

Per tale ragione, pur forti di oltre quattromila preferenze, non accetteremo ruoli in Giunta nè di altro tipo ma faremo la nostra parte da consiglieri comunali eletti, costruttivi ma indipendenti, riservandoci di valutare ogni singolo atto nell’esclusivo interesse della Città.

Credo sia questo oggi il modo intellettualmente più onesto e coerente per onorare una così ampia fiducia”.

Tanto era dovuto.

Antonio Taurelli