Nettuno oggi non può e non deve tornare nelle mani di questa solita destra che si nasconde dietro un nome calato da chissà chi e da chissà dove
“Stanno girando fotomontaggi assurdi e penalmente perseguibili, mentre il livello del fango che la destra vuole alzare sta raggiungendo limiti non più tollerabili. Sono stato fin troppo paziente finora, ma che la destra (che è sempre la stessa e con gli stessi personaggi inguattati dietro le quinte) voglia buttarla in caciara dopo i disastri che ha fatto e lo scioglimento per mafia che lo ha travolto, sono cose assurde che non si possono tacere. Piuttosto che giocare con photoshop, rischiando anche una denuncia alla polizia postale, pensassero piuttosto a tutti i danni fatti, agli impresentabili, agli incandidabili, alle loro liste e ai fatti avvenuti oltralpe che si sono scoperti durante la campagna elettorale.
La nostra coalizione è fatta di gente perbene, e i volti e i curricula di coloro che potrebbero essere gli eletti in caso di vittoria di Nicola Burrini, lo dimostrano ampiamente.
Negli anni della mia lunga attività politica sono sempre stato coerentemente dalla stessa parte e non posso minimamente accettare che qualcuno giochi impunemente con il mio nome, la mia storia e la mia credibilità. D’altronde insieme ai colleghi di opposizione (Carandente, Federici, Mancini, Marchiafava, Mazza, Rizzo, Sanetti, Taurelli e Vaccari) nell’ultima legislatura, abbiamo più volte smascherato e denunciato il malgoverno della destra e i fatti ci hanno dato ampiamente ragione.
Nettuno oggi non può e non deve tornare nelle mani di questa solita destra che si nasconde dietro un nome calato da chissà chi e da chissà dove, perché sarebbe un vero disastro”.
Roberto Alicandri