“Ancora una volta la nostra Città è divenuta bersaglio di una strategia ben precisa da parte della Giunta di destra che governa la nostra Regione; già, proprio da parte di quella filiera di governo, che avrebbe dovuto portare chissà quali vantaggi alla nostra città, tanto decantata dalla precedente amministrazione comunale, targata Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, liquefattasi, dopo appena un anno, con l’arresto del sindaco.
Come rappresentanti locali, di una forza politica di opposizione nel Consiglio Regionale del Lazio, esprimiamo la nostra ferma contrarietà all’autorizzazione (pronuncia di VIA) concessa dall’Ente regionale alla Società MTS per la realizzazione di un impianto per la produzione e raffinazione di CSS (combustibile solido secondario) a partire da rifiuti di scarto, provenienti da altri impianti di gestione rifiuti urbani e speciali.
Questo impianto, che potrà trattare fino a 495.000 tonnellate all’anno, si va ad affiancare a quello limitrofo della Rida Ambiente di via Valcamonica, che già è autorizzato a trattarne più di 400.000.
È necessario rammentare che il nostro territorio ha già pagato un prezzo molto alto in termini ambientali relativamente all’abbandono e all’interramento di rifiuti (non è questa l’attività che svolgerà la MTS) con la presenza di diverse discariche che da anni attendono finanziamenti per le bonifiche e, quando questi arrivano (14 milioni di € di fondi PNRR per la bonifica del sito di S. Apollonia), sembra che l’attività regionale finalizzata a tale scopo stenti a partire.
In merito all’impianto autorizzato dalla Regione Lazio alla MTS, il Consiglio Comunale, già in fase di presentazione del progetto, nel 2022, con voto unanime, espresse parere contrario basandosi su diverse premesse e considerazioni, tra le quali ricordiamo:
L’attività proposta è classificabile come industria insalubre di prima classe, ai sensi del D.M. 5 settembre 1994, lettera b), n. 100 “Rifiuti solidi e liquami – depositi ed impianti di depurazione, trattamento“;
· Il sito di progetto si estende per una superficie di circa 20.000 mq e ricade in zona E – Agricola di v PRG;
· L’esercizio del nuovo impianto comporterebbe un incremento di traffico veicolare significativo, quantificabile in circa 150 transiti (entrate + uscite) di mezzi d’opera su viabilità locale, utilizzata dai residenti dei nuclei urbani e dai mezzi d’opera afferenti il TMB, con un incremento degli impatti con carattere cumulativo su inquinamento di suolo, acqua, aria, acustica;
· La Regione Lazio, relativamente ai TM e TMB, presenta una capacità impiantistica autorizzata pari a 3.085.434 tonnellate/anno, a fronte di una produzione totale, relativa al 2020, di 2.815.267,73 tonnellate di RU (dati ISPRA);
· Sul territorio di Aprilia sono attualmente presenti ed in esercizio impianti di trattamento rifiuti autorizzati a trattare i seguenti quantitativi: 409.200 t/anno di residuo indifferenziato (TMB) che rappresentano il 100% di quanto autorizzato nell’ATO Latina ed il 22% di quanto autorizzato nell’intera Regione; 170.000 t/anno frazioni organiche (Compostaggio/Digestione anaerobica) che rappresentano il 77% di quanto autorizzato nell’ATO Latina ed il 39% di quanto autorizzato nell’intera Regione;
· Il lotto di progetto dista meno di 400 m dai limiti del Nucleo Sacida e meno di 100 m dal limite settentrionale del Nucleo Cinque Archi, definiti dalla Variante Speciale per il Recupero dei Nuclei Abusivi di cui alla D.G.R. 622/2012;
e sulla presa d’atto dei risultati dello Studio Epidemiologico commissionato dal Comune di Aprilia (DCC 108 del 15/10/2013), realizzato dalla USL Latina in collaborazione con il Dipartimento Epidemiologia Regione Lazio ISS, che riportava conclusioni preoccupanti riassumibili in una maggiore incidenza di diverse patologie oncologiche rispetto alla media regionale.
Nel 2023, il Consiglio Comunale, ha deliberato sempre all’unanimità
· Di dare mandato al Sindaco e alla Giunta a porre in essere ogni azione volta a scongiurare l’attuazione del progetto in oggetto;
· Di presentare ricorso, presso il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio contro l’autorizzazione regionale al progetto.
A tal proposito, riteniamo cruciale il ruolo del Commissario Paolo D’Attilio e degli uffici del settore Ambiente del Comune di Aprilia per la tutela dei cittadini, soprattutto considerando le possibili ripercussioni dal punto di vista ambientale.
Chiediamo pertanto, al Commissario, di dare seguito alla volontà della cittadinanza espressa attraverso le delibere unanimi del Consiglio Comunale, e non solo, e di proseguire, entro i termini di legge, sulla linea già tracciata del ricorso al TAR contro l’autorizzazione al progetto, presentato dalla Società MTS”.
Movimento 5 Stelle Aprilia