“Parlano di inclusione, ma costruiscono un ghetto: la scelta dell’Amministrazione Cremonini di concentrare servizi e strutture accessibili in un unico tratto di arenile non è inclusione, ma segregazione.
Se si fosse mantenuto attivo il dialogo con le associazioni che rappresentano cittadine e cittadini con disabilità, e non si fosse smantellata la Consulta per il superamento dell’handicap, oggi l’Amministrazione saprebbe che l’inclusione non si realizza confinando, ma integrando parametri accessibili in tutte le spiagge.
In sede di approvazione del Piano di Utilizzo dell’Arenile (PUA) avevamo proposto di rendere tutte le spiagge di Ardea accessibili, con criteri progettuali vincolanti, ma come sempre, la maggioranza ha respinto tutti i nostri emendamenti. A farne le spese, ovviamente, è stato il diritto di accesso al mare per tutti, già ampiamente compromesso dalla presenza dei cosiddetti consorzi che impediscono a cittadini e cittadine di raggiungere le spiagge.
Mentre celebra la “spiaggia inclusiva” come un mirabile risultato, la destra che governa la città mostra una visione vecchia e paternalistica, parziale e miope, che ignora i veri bisogni delle persone con disabilità”.
Così in una nota i consiglieri di Ardea Domani, Niko Martinelli e Luca Vita.