“Durante la seduta della Commissione Trasparenza tenutasi ieri, abbiamo affrontato una delle vicende più paradossali di questi anni: quella legata al progressivo smantellamento del servizio OEPAC, l’assistenza educativa per alunni con disabilità, e alle conseguenze legali che ciò ha generato per l’Ente.
Mentre il Comune riduceva il servizio, le famiglie facevano ricorso. E oggi ci troviamo di fronte a un dato impietoso: sono già stati spesi oltre 150.000 euro in incarichi legali, per difendersi da chi – legittimamente – rivendicava un diritto.
Secondo il report dell’ufficio legale:
- sono stati affidati 39 incarichi legali,
- 25 i ricorsi presentati dalle famiglie, con 13 esiti sfavorevoli (12 accolti e 1 parzialmente),
- 9 i ricorsi favorevoli all’Ente,
- mentre 3 sono ancora pendenti.
Totale spese sostenute: € 152.478,06
Somme da liquidare agli avvocati: oltre € 33.000
Somme che il Comune potrebbe recuperare: meno di € 10.000
Una sproporzione evidente, che rende chiaro quanto sia miope tagliare su un servizio essenziale, per poi spendere – e perdere – in tribunale. In pratica, si finanziano gli avvocati, non l’inclusione.
Durante l’audizione, il dirigente Manotta ha illustrato alcune ipotesi di lavoro per evitare che il problema si ripresenti. Tra queste: la possibilità di attivare patti extraterritoriali con Comuni limitrofi e il potenziamento di strumenti come la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e l’assistenza specialistica.
Apprezziamo la volontà di affrontare le criticità con soluzioni concrete, seppur parziali. È chiaro che questi interventi non sono sovrapponibili al servizio OEPAC, ma possono rappresentare un utile supporto per una parte dell’utenza, contribuendo a migliorare l’inclusione scolastica in contesti specifici.
Colpisce però, ancora una volta, l’assenza di una direzione politica da parte della maggioranza, che continua a delegare scelte strategiche ai dirigenti e ai funzionari.
Tecnici che fanno il loro lavoro, certo, ma che non possono supplire a una visione politica assente.
E come se non bastasse, anche su questo tema pesano i ritardi dovuti alla crisi politica interna: la Commissione Servizi alla Persona non si riunisce da oltre un anno, bloccata da frizioni tutte interne alla maggioranza e il nuovo regolamento OEPAC giace da mesi in attesa di approvazione in Consiglio comunale.
Nel frattempo, a pagare sono le famiglie e i bambini. Non è più accettabile.
È ora che l’Amministrazione si assuma la responsabilità di governare con coraggio, con priorità chiare, mettendo al centro i diritti e il futuro dei più fragili”.
Così in una nota il presidente della VII Commissione Controllo e Garanzia, Luca Vita e il capogruppo di Ardea Domani in consiglio comunale, Niko Martinelli.