“Da un esponente locale di Fratelli d’Italia, primo partito nei sondaggi nazionali, ci si aspetterebbe un contributo costruttivo, basato su contenuti e proposte. Invece, ancora una volta, assistiamo ad attacchi personali, a giudizi arbitrari e a ricostruzioni distorte dei fatti. Un atteggiamento che nulla porta al dibattito pubblico e nulla offre alla città.
Difficile restare in silenzio quando chi si definisce un politico esperto dimostra di ignorare la distinzione tra i ruoli e le prerogative istituzionali: un assessore (definito oggi consigliere new entry) non ha né la facoltà né il compito di sfiduciare un sindaco.
Viene allora da chiedersi: l’obiettivo è contribuire o solo ottenere un po’ di visibilità? E tutto ciò proprio da parte di chi si erge a giudice della coerenza politica, pur rappresentando quel partito che, non troppo tempo fa, ha sfiduciato il sindaco Coppola e contribuito al commissariamento per infiltrazioni mafiose. Un fatto gravissimo, che richiederebbe maggiore sobrietà, non certo la distribuzione arbitraria di patenti di legittimità politica.
Non meno contraddittorio è accusare questa maggioranza di incoerenza, mentre in altri enti del territorio si governa tranquillamente con gli stessi soggetti che in questa sede vengono definiti “impresentabili”.
A quanto pare l’unica coerenza dimostrata finora è quella dell’opportunismo, che si adatta al contesto e agli interessi del momento.
Non si tratta più di semplice opposizione – legittima e necessaria in ogni democrazia – ma di una sistematica mistificazione della realtà, un modus operandi noto accompagnato da attacchi non solo politici ma personali che già in passato sono arrivati a toccare livelli allarmanti, insinuazioni sul lavoro e sulle persone con una costante violazione delle regole del confronto civile. Tutto questo danneggia solo l’intera comunità, già segnata da una gestione passata disastrosa.
È un comportamento che impoverisce il dibattito, svilisce il ruolo delle istituzioni e alimenta un clima tossico, dove ogni questione viene ridotta a scontro personale. Ma Nettuno non ha bisogno di questo.
Nettuno ha bisogno di risposte concrete, di lavoro serio, di impegno quotidiano. Ha bisogno di serietà.
Continuare a gettare sospetti, a rimestare nel passato con rancore, e usare la comunicazione come strumento di delegittimazione significa assumersi una responsabilità chiara: quella di rallentare – se non ostacolare – il percorso di ricostruzione e fiducia che la città sta faticosamente cercando di compiere.
Chi sceglie questa strada non fa opposizione: danneggia la città e i cittadini di Nettuno.
Avv. Simona Sanetti