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L’appello del Coordinamento Solidarietà con la Palestina Aprilia-Anzio-Nettuno

Come Coordinamento Solidarietà con la Palestina Aprilia-Anzio-Nettuno, il 19 agosto 2025 abbiamo lanciato un appello alla popolazione e ai sindaci per mobilitarci tutti contro il Genocidio dei
Palestinesi e la catastrofe, la nuova NAKBA della Palestina, voluta da Israele e i suoi complici internazionali.

Ringraziamo quanti hanno collaborato per la realizzazione della serata, il Comune di
Nettuno per il patrocinio e la splendida cornice del Forte Sangallo, le associazioni di Aprilia, Anzio e Nettuno, le singole e i singoli.
Abbiamo ascoltato le parole di Mjriam Abu Samra; “…dopo il dolore, i sentimenti strazianti per quanto sta accadendo, dobbiamo sforzarci di mantenere lucidità e forza, ancora, dopo 2 anni e di non perdere di vista la dignità rivoluzionaria e la forza determinata e resistente di una lotta lunga e mai annichilita come quella palestinese….. La stanchezza della violenza a cui assistiamo, e la necessità
di fare i conti anche con la nostra incapacità di agire, offuscano lo sguardo e cadiamo anche “noi”, quelli che la solidarietà la sanno fare “bene”, nella disperazione, che non diventa rabbia e
reazione, speranza e resistenza, come la Palestina insegna, ma si ripiega nella passività del dolore, nella condanna delle narrative mainstream e nella sofferenza del dramma umano, che smuove e
genera pietà, ma non riflette la realtà.”
Dunque, il nostro risveglio potrebbe diventare la loro salvezza. La campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni mirata nei confronti di imprese, istituzioni israeliane e internazionali
coinvolte, col colonialismo, nelle violazioni dei diritti del popolo palestinese deve diventare un modo concreto di azione quotidiana per tutti.
Quello che invece abbiamo chiesto con forza alle amministrazioni è: appendere la bandiera palestinese accanto a quella italiana, intitolare una piazza ai Martiri del genocidio perpetrato dai sionisti in 80 anni, avviare gemellaggi con città palestinesi, come è già avvenuto in diverse città d’Italia, e riconoscere lo Stato di Palestina, come è già stato fatto dal Comune di Nettuno, che il 21
luglio scorso ha prontamente accolto la mozione.
Questo per mandare un forte messaggio al governo centrale: una richiesta di presa di posizione netta nel condannare ciò che sta accadendo, riconoscere lo Stato di Palestina e interrompere ogni rapporto
e ogni forma di complicità con Israele, dissociandosi dalle scelte criminali mai interrotte.
È stato un evento forte, crudo, come la realtà che stanno vivendo da due anni i palestinesi e pieno di messaggi alle coscienze; che la musica riesce appena a lenire. Siamo grati per la massiccia
partecipazione all’evento, un modo degno per ricordare le 300.000 vittime innocenti di questo infame genocidio, fra cui medici, bambini, giornalisti. Abbiamo letto poesie palestinesi, il testamento.lasciatoci dal giornalista palestinese Anas Jamal al-Sharif, assassinato il 6 agosto 2025 da Israele, e.dedicato letture ai 3 rifugiati palestinesi Anan, Ali e Mansour, arrestati con accuse infondate. Anan Yaeesh ha trentasette anni e nel suo corpo ci sono undici proiettili e quaranta schegge come ricordo di casa sua, a Tulkarem, nella Cisgiordania, sempre più occupata dai coloni israeliani: lì hanno cercato di ucciderlo, lo hanno torturato, gli hanno rotto tutte le ossa. Dal 2017 vive in Italia e dal gennaio del 2024 è in prigione, su richiesta dello stato criminale; e a conferma della complicità del
governo italiano, ad Anan sono state negate persino le cure dentarie, come nelle carceri israeliane
sono negate le cure ai/alle prigionieri/e.
Non c’è più tempo, alziamoci tutti e dichiariamo al governo che sostiene Israele criminale: NON
IN NOSTRO NOME! Non in nome del popolo italiano!

Coordinamento Solidarietà con la Palestina Aprilia-Anzio-Nettuno:

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