Come era previsto i politici si sono sottratti al giudizio della legge.. La Camera h infatti votato contro il processo nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano sul caso della scarcerazione di un criminale, il generale criminale libico Almasri, in aula, per l’occasione, arriva anche la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: una conferma pubblica della posizione dell’intero esecutivo che blinda i tre membri indagati.
La premier prende parte al voto e subito dopo lascia l’aula di Montecitorio. La maggioranza è compatta. Tre voti distinti (come previsto dal regolamento) e tre risultati uguali: no all’autorizzazione a procedere del Tribunale dei ministri nei confronti di Nordio, Piantedosi e Mantovano.
Le accuse erano a vario titolo di favoreggiamento, peculato per Piantedosi e Mantovano mentre al ministro della Giustizia veniva contestata anche l’omissione di atti d’ufficio. Da giorni parlamentari e ministri di maggioranza erano stati “precettati”: obbligo di presenza per evitare (tra essenze e scrutinio segreto) di mettere a rischio il salvataggio dei due ministri e del sottosegretario.