Anzio- IDV Valerio Pollastrini, analizza la spesa pubblica del comune

Valerio Pollastrini

Analisi della spesa pubblica nel comune di Anzio. Quadro economico della citta’ e problematiche per il nostro futuro

In attesa dell’approvazione del bilancio comunale, in questi giorni abbiamo divulgato alcune considerazioni relative ai risultati emersi dal confronto dei dati degli esercizi precedenti con quelli indicati nel documento di previsione del 2012. – Spiega in una dettagliata nota Valerio Pollastrini, candidato sindaco di Idve  Prc-  Abbiamo sollevato innanzitutto la questione dell’elevato costo per il mantenimento della macchina burocratica. La voce relativa alle Funzioni generali di amministrazione e controllo, a giudicare dalle previsioni, e’ passata per il 2012 da un valore del 30% del totale delle spese correnti (per il 2011) ad uno del 32,9%. Da notare che nel 2010 questa cifra era pari al 29,7%. Le spese relative al turismo (0,1%), allo sviluppo economico (0,8%) e ai trasporti e viabilità (5%), pur se previsionali, appaiono nel 2012 incredibilmente basse. Parimenti inadeguata, a nostro avviso, la quota destinata alla sicurezza (5%). In questi mesi abbiamo svolto singoli incontri in ogni quartiere della citta’ e quasi ovunque i residenti hanno lamentato un contesto ambientale connotato da insicurezza sociale e illegalità crescente. Gli ultimi settori citati pagano inoltre una forte diminuzione in termini di investimenti. L’Amministrazione appare incredibilmente disinteressata all’implementazione della principale attività economica di Anzio: il turismo. Inoltre non ci sono impegni concreti per contribuire a rivitalizzare l’economia, provando ad esempio a pianificare il rilancio degli altri settori economici in crisi come la pesca, l’agricoltura, le attività manifatturiere e i servizi. La viabilità ad Anzio andrebbe ripensata, favorendo l’adeguamento del sistema stradale e soprattutto creando un sistema di trasporti pubblici adeguati ad una realtà urbana moderna. La citta’ dal 2001 ad oggi ha visto aumentare i propri cittadini di 20mila unità, ma i trasporti pubblici sono rimasti pressoché assenti, ad eccezione dei trasporti regionali, anch’essi paurosamente inadeguati. – continua Pollastrini- Assistiamo ad una progressiva riduzione delle voci di altre spese come quelle relative al sociale (-3,2% rispetto al 2011) e alla cultura e beni culturali (-0,6% rispetto al 2011 e -2,1% rispetto al 2010), cosa che testimonia sia un processo di regressione della nostra città, specie a danno delle classi più deboli, che l’ atavica insensibilità per la vita culturale da parte della classe dirigente anziate, incapace di cogliere anche le opportunità di sviluppo che i beni culturali e la cultura in genere potrebbero favorire. Per quanto riguarda l’istruzione pubblica, riteniamo doveroso per il futuro, oltre che un aumento della quota di spesa (che al momento si attesta all’11,3%), anche una sua razionalizzazione. Si rendono impellenti una serie di lavori di manutenzione degli edifici scolastici, in molti casi al limite della fatiscenza, promuovendo progetti e attività che premino il lavoro spesso avanzatissimo del corpo insegnante. Registriamo comunque un aumento di investimenti nel settore pari al 62%. Sappiamo che si tratta di acquisizioni immobiliari, purtroppo manca sempre la quota destinata alla manutenzione. Le risorse ecominiche riservate alla tutela del territorio (31,2%), pur se aumentate rispetto agli anni scorsi, a nostro avviso non vengono utilizzate in modo adeguato per sanare le gravi conseguenze delle scelte urbanistiche e ambientali degli ultimi anni, almeno a giudicare dalle ripetute emergenze relative alla qualità delle acque marine, all’erosione costiera e alle problematiche connesse alla cementificazione selvaggia. Gli investimenti in questo settore subiscono comunque un brusco calo”.