Nettuno- Vittorio Marzoli ex sindaco di Nettuno del Pdl, ha patteggiato con la Corte dei conti per il danno erariale da oltre 146mila euro causato al Comune durante la sua amministrazione Marzoli e altri sette amministratori pubblici della città del Tridente vennero citati a giudizio dalla Procura regionale della Corte dei Conti, per risarcire l’ente pubblico della somma spesa per incarichi di consulenza conferiti al dirigente dell’area economico-finanziaria Antonio Boni, che per gli inquirenti sono stati “uno sperpero di denaro pubblico, essendo state corrisposte al funzionario, tra il 2003 e il 2005, somme notevolmente superiori a quelle dell’anno precedente e a quelle degli altri dirigenti comunali”. Un incarico non regolare dunque, ma nel 2009 i giudici contabili accolsero solo parzialmente questa tesi, ritenendo legittimo l’incarico affidato ad Antonio Boni, ma sproporzionati i compensi. La Corte dei Conti in quell’occasione assolse tutti gli imputati tranne l’ex primo cittadino, inquadrando il suo comportamento di pubblico amministratore come “gravemente negligente”. Nella stessa occasione la Corte ritenne che il danno causato al Comune dal solo Marzoli si potesse stimare in 60mila euro, i giudici condannarono quindi bonariamente a risarcire al Comune soltanto 30mila euro, la metà della somma. L’ex sindaco di fronte alla condanna non si è arreso, ha fatto appello alla III sezione giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei Conti, che grazie alle agevolazioni previste dalla legge n.266 del 2005, pagando solo tremila euro (il 10% della somma contestata), è riuscito ora a chiudere la vicenda e ad ottenere l’estinzione del giudizio. Ricordiamo che nel 2005 il Consiglio Comunale e la giunta guidata da Marzoli vennero sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata .