Anzio- Votato all’unanimità ordine del giorno per la tutela della spiaggia delle grotte di Nerone

Votato all’unanimità nel Consiglio Comunale di Anzio del 27  un ordine del giorno relativo alla tutela del litorale e del patrimonio archeologico nel tratto di spiaggia denominato Grotte di Nerone.

Da una mozione presentata dal consigliere del PD Ivano Bernardone è scaturita l’importante presa di posizione del Consiglio Comunale di Anzio che in modo unanime ha condiviso alcuni cruciali indirizzi programmatici necessari alla tutela e valorizzazione di un tratto irripetibile del nostro litorale.

L’Ordine del giorno presentato da Bernardone

PER L’ADOZIONE DI MISURE PER LA TUTELA, LA FRUIZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELL’AREA FRONTISTANTE LA VILLA IMPERIALE E DELLE RELATIVE RISORSE ARCHEOLOGICHE

Il Consiglio Comunale, quale atto i indirizzo,

Premesso che:

-la Villa Imperiale di Anzio rappresenta un patrimonio storico archeologico di straordinario interesse e valore e necessita di immediate azioni tese alla preservazione dei ruderi sia rispetto al rischio di crolli e danneggiamenti dovuti alle intemperie ed alla scarsa manutenzione, sia rispetto ad azioni di tipo vandalico;

– il tratto di spiaggia denominata “Grotte di Nerone” frontistante i ruderi della Villa Imperiale è ricorrentemente oggetto di atti che sfregiano uno degli ambienti di maggiore pregio paesaggistico di Anzio con l’abbandono di immondizia di ogni genere, l’occupazione della spiaggia con impropri accampamenti e la costante violazione dei divieti che dovrebbero tutelare gli attigui resti della Villa Imperiale consegnati cosi all’abbandono e sottratti alla corretta valorizzazione e fruizione turistica e culturale;

– parte rilevante del patrimonio archeologico costituito dai resti della Villa Imperiale di Anzio e del connesso porto si trovano sommersi nel tratto di mare antistante e costituiscono un raro esempio di sito archeologico subacqueo;

– è in atto la costruzione di un’imponente struttura marittima che dovrebbe avere la funzione di preservare i resti sommersi dell’antico porto neroniano. Si tratta chiaramente di un’opera dal rilevante impatto in termini ambientali peraltro realizzata a pochi metri dai ruderi che si vuole preservare e nel mezzo di un tratto di mare che, per quanto sopra esposto, rappresenta nella sua totalità un sito archeologico unico nel suo genere;

– ai sensi dell’art. 33 della L. 53/98 al Comune di Anzio compete la manutenzione di oper come quelle di cui al punto precedente in forza di apposita convenzione prevista dalla norma tra l’ente comunale e quello regionale esecutore;

Considerato che:

– a fronte del suo impatto sull’assetto di uno dei più preziosi ambiti cittadini, nessuna informazione pubblica è stata data in merito ai contenuti del progetto regionale del molo in corso di costruzione inducendo così inevitabili e diffuse perplessità tra i cittadini in merito all’approfondimento delle indagini preliminari alla realizzazione dell’opera con particolare riguardo a:

■ quali modificazioni potrà subire la configurazione della spiaggia nel tratto di interesse e quelli

immediatamente adiacenti;

■ i dubbi emersi in merito alla effettiva idoneità di questa soluzione inserita in un contesto in cui

le preesistenze archeologiche sono abbondanti e diffuse;

– lo stato di cattivo utilizzo della spiaggia e delle preesistenze archeologiche nonché le perplessità di cui

al punto precedente hanno indotto numerosissimi cittadini ad associarsi in forma di comitato al fine di

veicolare le necessarie informazioni e promuovere iniziative di tutela. L’interesse e le proposte di tali

cittadini testimoniano un prezioso attaccamento al territorio ed ai suoi valori e meritano un

riscontro diretto ed immediato da parte dell’amministrazione;

–  è opinione diffusa e condivisa che la funzione pubblica della spiaggia “Grotte di Nerone” ed il suo intimo rapporto con la città, anche in termini di fruizione, debba essere assolutamente conservato. Più chiaramente si ritiene che le esigenze di tutela della spiaggia non possano dare adito a forme di interdizione permanente degli accessi (chiusura) o peggio creare l’alibi per forme di gestione privatistica di quel sito.

condivide quanto segue:

1) il Consiglio Comunale di Anzio riconosce alla spiaggia “Grotte di Nerone”, oltre l’alto valore storico e paesaggistico, il suo fondamentale ruolo di luogo pubblico di aggregazione, incontro e libero godimento del mare. In ragione di tale constatazione si ritiene che questa spiaggia;

indipendentemente dalle esigenze di tutela di seguito invocate, deve conservare la sua natura di spiaggia pubblica, aperta alla libera fruizione dei cittadini e dei turisti di Anzio;

2) sulla base di quanto premesso e considerato si ritiene necessario valorizzare e difendere la spiaggia “Grotte di Nerone” attraverso l’adozione immediata di un insieme coordinato di misure quali ad esempio:

-sorveglianza della spiaggia a cura delle autorità preposte e installazione di una postazione di controllo della sicurezza dei bagnanti nei mesi estivi;

– realizzazione di un percorso a ridosso dei ruderi corredato da segnaletica illustrativa del significato storico dell’area nonché delle norme di comportamento necessarie;

– migliore delimitazione ed interdizione delle aree soggette a possibili crolli nonché dei ruderi ancora accessibili;

– miglioramento e messa a norma dell’accesso alla spiaggia consentendo l’accesso ai disabili e

potenziando la dotazione di parcheggi per scooter e biciclette;

– analisi periodiche delle acque di balneazione ;

– segnalazione ed illustrazione dei reperti subacquei nell’ambito di appositi percorsi;

– realizzazione di visite guidate sulla spiaggia per illustrare il prospetto a mare della Villa e la valenza ambientale-geologica della falesia nonchè eventi ed iniziative ludiche o culturali che valorizzino l’uso della spiaggia ed il suo storico legame con la città.

3) si dà mandato al Sindaco di acquisire e rendere pubblici tutti gli atti e le informazioni relative al progetto del molo in corso di costruzione presso l’antico braccio neroniano, nonché di verificare la reale validità dell’opera mediante le iniziative che riterrà più opportune (apposita commissione, acquisizione di pareri di esperti, approfondimenti mediante convegni pubblici, ecc.) nonché di adottare i provvedimenti eventualmente necessari nel caso in cui si accerti un’effettiva inadeguatezza dell’opera rispetto alle esigenze di tutela del sito archeologico della Villa Imperiale e del Porto Neroniano sommerso;

4) si dà mandato al Sindaco ed alla Giunta di promuovere, avviare e sollecitare ogni azione coordinata

con gli ulteriori enti preposti quali la Regione Lazio, il Ministero dei Beni Culturali e la relativa

Sovrintendenza del Lazio tesa alla preservazione dell’imponente patrimonio storico archeologico

costituito dalla Villa Imperiale di Anzio in particolare sostenendo progetti ed iniziative finalizzati a:

– campagne di scavo e di indagine per l’approfondimento degli studi dei reperti presenti ed il

potenziamento del sito archeologico;

–  migliore delimitazione del sito ed introduzione di più aggiornati presidi di controllo e sorveglianza del perimetro;

– iniziative e progetti per la valorizzazione ed un migliore utilizzo in chiave culturale e turistica del sito mediante la programmazione di visite guidate ed i loro inserimento in itinerari turistici;

– previsione in questo luogo di speciali iniziative istituzionali e culturali in grado dievidenziare l’alta valenza dell’area;

– approfondimenti in merito all’opportunità e convenienza dell’istituzione di un parco archeologico in cui ricomprendere tutte le aree caratterizzate dall’emergenza di reperti della Villa Imperiale e da estendere al tratto di mare di interesse.