Tutto cambia e niente cambia. La condotta del Presidente del Consiglio Placidi travarica persino i limiti della scorrettezza istituzionale
“Da anni il Consiglio Comunale di Anzio purtroppo viene diretto in modo caotico e parziale ed è ridotto ad un votificio ad esclusivo uso e consumo della maggioranza e senza alcun riconoscimento del ruolo dell’opposizione. Ma la scandalosa condotta del Presidente del Consiglio Placidi supera anche gli eccessi del suo predecessore, travarica persino i limiti della scorrettezza istituzionale e sconfina nella mera maleducazione, nell’assoluta incapacità di dirigere il confronto democratico e sopratutto il necessario ed ineludibile rispetto delle persone che vi partecipano e che vi assistono. Si conferma sbagliata la scelta di assegnare il compito di rappresentare l’istituzione comunale proprio a chi ha per anni l’ha macchiata conservando il ruolo di assessore benché gravato da una condanna che lo rendeva incompatibile. L’insofferenza nei riguardi degli avversari politici, l’estrema parzialità nella gestione dei tempi, gli atteggiamenti di sufficienza e tracotanza rispetto alle istanze dell’opposizione, la mancanza di regole ed il disordine che impera in sedute interminabili ed inconcludenti sono la conferma che un ruolo di tale prestigio e delicatezza richiede competenze e sensibilità sconosciute al Sig. Placidi. Tutto questo si traduce ancora una volta in inefficienza e deficit di democrazia che penalizzano i cittadini ai quali è preclusa sia la possibilità di essere pienamente rappresentati nell’assise comunale sia di aspirare a validi provvedimenti amministrativi frutto di un serio lavoro del Consiglio Comunale. Ne è prova l’approvazione delle nuove tariffe Tares ed Imu; rimetto alle comunicazioni del Gruppo del PD i dettagli e mi limito ad osservare che si è trattato di provvedimenti blindati, fortemente iniqui, che aumentano la tassazione per famiglie ed imprese mediamente di oltre il 30 % e su cui non è stato possibile nessun confronto, nessun emendamento significativo, compreso quello con cui si proponeva di esentare dalla tares le famiglie con redditi isee sotto i 5500 € e ridurre del 50% quelli sotto i 9000 € eliminando gli sconti del 20% offerti agli ipermercati. Un dibattito assurdo protrattosi fino all’una di notte per scoprire alla fine che le cartelle esattoriali sono già pronte per partire, tutto è deciso, il Consiglio Comunale di fatto è esautorato e nulla si può fare per meglio garantire famiglie ed imprese ed alleviare ove possibile gli effetti disastrosi di un tassazione sempre più insostenibile”.
Ivano Bernardone Consigliere Comunale di Anzio