Allarme rifiuti per la fine dell’anno per i comuni di Anzio, Nettuno, Aprilia. La Rida Ambiente potrebbe chiudere i cancelli per una settimana

Allarme rifiuti per la fine dell’anno per i comuni di Anzio, Nettuno, Aprilia. La Rida Ambiente potrebbe chiudere i cancelli per una settimana

di Claudio Pelagallo

Potrebbe essere un fine anno con i cassonetti traboccanti di sacchetti della spazzatura quello che si apprestano ad affrontare molti comuni che conferiscono i rifiuti nell’impianto di riciclaggio’ Rida Ambiente’  di Aprilia. Infatti l’ impianto Rida che sorge in località Selciatella sta lavorando  in virtù di una autorizzazione Regionale che ha fissato in poco più di 200mila tonnellate il tetto massimo di rifiuti l’anno da trattare. Limite che la Rida ha quasi raggiunto e che si prevede si raggiunga attorno al prossimo 24 dicembre. Da quella data e fino al 1° gennaio per  i numerosi  comuni che conferiscono i loro rifiuti non potranno più farlo e sarà emergenza rifiuti con automezzi e cassonetti stracolmi. Nei giorni scorsi il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha scritto al Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti, all’Assessore regionale ai Rifiuti Michele Civita e, per quanto di competenza, al Signor Prefetto di Latina Antonio D’Acunto, in merito alla paventata sospensione dei conferimenti di rifiuti solidi urbani presso il sito di Rida Ambiente, che durante gli ultimi giorni dell’anno (dal prossimo 24 dicembre) fermerà l’attività per sopraggiunti limiti autorizzativi dei conferimenti di rsu destinati al recupero. Visto il carattere d’urgenza per evidenti ragioni di natura ambientale e sociale, il Sindaco di Aprilia ha inteso sollecitare la Regione Lazio, «in una situazione di dichiarata emergenza – si legge nella nota – ad adottare ogni misura utile a concludere con la massima celerità i procedimenti di competenza, in modo da consentire a questa e alle altre amministrazioni dell’area pontina di prevenire disservizi e ulteriori emergenze per il mancato trattamento dei rifiuti indifferenziati. Chiediamo pertanto – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – agli uffici competenti della Regione Lazio di fornire con urgenza chiarimenti e direttive, di immediata praticabilità, circa le misure da adottare per il periodo temporale che va dal 24 al 31 dicembre per una corretta gestione dei rifiuti che superano i quantitativi che la stessa Rida Ambiente è attualmente autorizzata a ricevere».

Rida Ambiente nuovo impianto E’ stato inaugurata oggi ad Aprilia la nuova linea di trattamento biologico dell’impianto della Rida Ambiente srl. L’evento, organizzato presso la sede della società dalla Tevent Roma, è stato condotto dalla giornalista Sky Paola Saluzzi. All’incontro hanno partecipato numerosi rappresentanti delle Istituzioni e dei Comuni limitrofi: l’on. Giorgia Meloni, l’on. Pasquale Maietta, il consigliere regionale Gianfranco Zambelli (Pd), i sindaci dei Comuni di Latina, Aprilia, Terracina, Cisterna, Roccamassima. Durante l’inaugurazione il Presidente di Rida Ambiente, Fabio Altissimi, ha illustrato gli elementi innovati dell’impianto: “Dai primi giorni del nuovo anno si inizieranno a ricevere i rifiuti dai comuni limitrofi e verranno portati all’interno dell’impianto attraverso un recupero energetico. Si intende raggiungere le 410.00 tonnellate di trattamento dei rifiuti. Elemento innovativo della nuova sezione di bioessiccazione rispetto ai processi adottati nel Lazio, è la scelta di bioessiccare tutto il rifiuto in entrata anziché solo lo scarto da destinare in discarica. Il risultato sarà che lo scarto da destinare in discarica con il tempo si ridurrà a minimi quantitativi (circa un 15%) ottenendo risultati che non potranno altro che essere calcati da altre realtà impiantistiche”. Ma la Rida deve fare i conti anche con i cittadini delle località Selciatella e Sacida infuriati per gli odori nauseabondi provenienti dall’impianto, disagi tanto evidenti e insopportabili che, a detta dei residenti e degli agricoltori, il valore  delle abitazioni e dei terreni è in netto ribasso appunto perchè è difficile vivere vicino ad un impianto le cui emissioni odorigene certo non consentono il quieto vivere.