Anzio- Porto Bernardone PD: Privatizzare la Capo d’Anzio significa consegnare alla speculazione dei privati il centro storico della città

Anzio- Porto Bernardone PD: Privatizzare la Capo d’Anzio significa consegnare alla speculazione dei privati il centro storico della città 
Ivano Bernardone, PD
Con reiterate opere di ingegneria societaria l’assetto della Capo d’Anzio si sta progressivamente privatizzando. Privatizzare la società Capo d’Anzio significa consegnare alla speculazione dei privati la gestione dell’intero centro storico della città di cui il porto è parte integrante e fondante sotto il profilo urbanistico, storico, sociale ed economico. La natura pubblica di quest’opera è stato l’unico dato universalmente e da sempre condiviso da tutte le forze politiche di Anzio. Il voto contrario della maggioranza ad un o.d.g. che vuole ribadire l’indiscutibile necessità di riacquistare le quote della Capo d’Anzio segna un’inaspettata e pericolosa novità, un’inversione di marcia che espone Anzio ad un danno incalcolabile. Emerge ormai in modo palese che l’amministrazione non solo non è in grado di dare ad Anzio il porto nuovo ma è pronta a svendere anche quello vecchio. Tutti i nodi critici che da anni denunciamo stanno venendo al pettine: sono ormai evidenti sia l’insostenibilità tecnica e finanziaria del progetto sia la vulnerabilità dell’assetto societario. Non si può più ammettere che  l’amministrazione disconosca le prerogative del Consiglio Comunale e compia ogni scelta in merito al porto fuori dalle sedi istituzionali. L’assenza di trasparenza e partecipazione e la grossolana approssimazione con cui si conduce questa operazione hanno prodotto ad oggi solo drammatici fallimenti e pesanti debiti. E’ giunto il momento che su questo tema la parola sia restituita ai cittadini anche attraversoconsultazioni di tipo referendario; tutte le forze politiche di Anzio devono con urgenza  reclamare il diritto dei cittadini di comprendere e decidere quale debba essere il futuro del Porto di Anzio.
Ivano Bernardone
L’Ordine del giorno presentato dal gruppo del PD e teso a mettere in sicurezza la natura pubblica del porto di Anzio e creare i necessari presupposti di trasparenza e accessibilità alle informazioni circa i prossimi sviluppi della vicenda:

Al Presidente del Consiglio Comunale di Anzio
Al Sindaco del Comune di Anzio
ORDINE DEL GIORNO
PORTO DI ANZIO
INIZIATIVE PER LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA PUBBLICA DEL PORTO
ED INDIRIZZI PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ FUTURE
Il Consiglio Comunale, quale atto di indirizzo,
Premesso che:
 la società Italia Navigando, socio di minoranza della soc. Capo d’Anzio, tramite cessione di quote è
stata trasformata nella società Mare 2 interamente privata;
 da notizie acquisite dalla stampa l’assetto societario della Mare 2 sembra abbia subito un’ulteriore
evoluzione per cui le quote di minoranza della Capo d’Anzio sarebbero ora detenute dalla società
Marinedi Spa;
 un nuovo ed ulteriore soggetto denominato Marina di Capo d’Anzio ha recentemente trasmesso una
missiva a tutti coloro che avevano formalmente prenotato posti barca versando le anticipazioni previste
e che in tale lettera si fa peraltro riferimento ad una variazione del progetto o del suo sviluppo;
 in data 19/07/2012 il Consiglio Comunale di Anzio ha votato all’unanimità la determinazione a
riacquisire le quote del socio di minoranza, esercitando un diritto derivante dalle prescrizioni ed
impegni contrattuali, al fine di trasformare la società Capo d’Anzio in una società interamente pubblica
del Comune di Anzio
Considerato che:
 il Porto di Anzio costituisce parte integrante del centro storico della città non solo sotto il profilo
urbanistico ma anche socio-economico e storico-culturale; per tale ragione la natura pubblica di
qualsiasi opere tesa al suo ammodernamento è sempre stato un dato ampiamente e necessariamente
condiviso da tutte le forze politiche;
 le operazioni di ingegneria societaria che stanno contraddistinguendo la Capo d’Anzio espongono la
città al reale rischio di una progressiva privatizzazione dell’opera e quindi della parte più pregiata della
città stessa;
 il rilancio dell’operazione, non solo finanziario ma anche sotto il profilo tecnico-amministrativo e
progettuale, rappresenta una priorità i cui contenuti specifici devono essere discussi ed approfonditi dal
Consiglio Comunale e dalla città tutta al fine di conseguire la loro massima efficacia e la più ampia
condivisione possibile;
Condivide quanto segue:
1) il Consiglio Comunale ribadisce in modo unanime la volontà espressa con il voto del 19/07/2012 di
garantire la gestione pubblica dell’opera e rinnova la sollecitazione ed il sostegno al Sindaco ed alla
Giunta affinché pongano in essere e concludano tutte le iniziative, anche legali, atte alla
riacquisizione delle quote di minoranza ed alla trasformazione della Capo d’Anzio in società
interamente pubblica;
2) esprime l’unanime volontà di dare nuovo impulso al rilancio del Porto di Anzio sulla base di un
aggiornamento del processo in corso basato sulla piena e trasparente condivisione di tutte le
iniziative necessarie e sull’approfondimento nelle sedi istituzionali di ogni scelta programmatica
necessaria per la modifica dei criteri realizzativi dell’operazione.
Anzio 30/01/2014