L’amministrazione neroniana sotto la lente d’ingrandimento per un procedimento fallimentare. Il Comune è stato citato in giudizio per contestazioni legate al rapporto contrattuale con la Cic, la ex ditta che gestiva i rifiuti
[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
Chi ha seguito le vicende amministrative di Anzio lo ricorderà per il capitolato di appalto sui rifiuti che prevedeva – ad Anzio – lo spalamento della neve. Si diceva, all’epoca, che fosse copiato pari pari da quello di Perugia ma internet non era così sviluppato e l’arrivo del commissario prefettizio – dopo la breve esperienza di Renzo Mastracci sindaco – fece cadere la polemica nel vuoto.
Con Candido De Angelis primo cittadino l’ingegnere Marco Rinaldelli rimase al suo posto a dirigere i lavori dell’appalto rifiuti vinto dalla contestata Cic spa. Adesso è stato nuovamente incaricato di assistere il Comune perché l’ente – già sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei conti e della Ragioneria dello Stato – è sotto accusa in un procedimento fallimentare.
La Cic, infatti, è fallita da tempo ma il curatore ha citato in giudizio il Comune di Anzio “muovendo una serie di contestazioni sulla gestione del rapporto contrattuale con l’impresa nonché l’inefficacia dei pagamenti effettuati dal Comune dopo la dichiarazione di fallimento” – si legge nella determina con la quale Rinaldelli viene incaricato di redigere una relazione per l’avvocato che assiste il Comune stesso.
Fra le contestazioni mosse dal curatore fallimentare che vuole dal Comune i soldi – ma nell’atto, redatto a dicembre e pubblicato a febbraio (sempre per la trasparenza…) non è scritto a quanto ammonta la pretesa – il pagamento di servizi che la Cic avrebbe svolto per il Comune, evidentemente gratis secondo la citazione in giudizio. Ecco la necessità di precisazioni, chieste a chi all’epoca proprio di quell’appalto si è occupato e ha, quindi “una cognizione di fatti e specifiche tecniche”. A volte ritornano, insomma.
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