[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
Le assessori Roberta Cafà e Laura Nolfi hanno affidato alla pagina facebook di una dipendente del Comune la loro replica sulla vicenda dell’8 marzo. Si riporta integralmente, con qualche considerazione finale.
La presente nota mira a chiarire definitivamente la posizione delle delegate del Comune di Anzio alle Politiche Sociali, Roberta Cafà ed alle Politiche Culturali, Laura Nolfi, rispetto alla polemica sorta – probabilmente per sterili finalità – in seguito all’organizzazione del corso di autodifesa in programma nei giorni di sabato 8 e domenica 9 marzo nella palestra del Chris Cappel College.
Entrambe gli Assessori, difatti, nel rispetto dei ruoli da loro rivestiti, hanno dato esito ad uno degli obiettivi del piano programmatico definito sin dalla campagna elettorale.
I cittadini di Anzio, difatti, non avranno certamente dimenticato la gigantografia dell’autunno 2013 affissa sulla Nettunense, in prossimità della rotatoria della Granarolo, nella quale la Città di Anzio si schierava categoricamente, come parte attiva, tra le realtà che avrebbero adottato iniziative, provvedimenti e posizioni per esprimere il proprio “Stop al femminicidio”.
Un aspetto sociale, questo, maturato nel corso degli ultimi anni, ma solamente concretizzato con la nuova condotta politica che ha visto nuove rappresentanti femminili tra gli eletti. In effetti, anche da un punto di vista culturale, l’attenzione a promuovere attività a contrasto con il fenomeno di violenza alle donne, è stata profusa già dai primi giorni del mandato di Laura Nofi e Roberta Cafà, che senza diffondere ufficialmente notizia, operavano quotidianamente con iniziative di promozione e sensibilizzazione e con la collaborazione dello “Sportello Donna” del Centro Luciana di Nettuno.
Ne è da esempio lo “Stage internazionale di difesa personale, civile e professionale – antiaggressione femminile” offerto gratuitamente ad Anzio il 12 e 13 Ottobre 2013 dalla FEDERKRAVMAGA – FKMI organismo internazionale operante anche sul territorio, occasione preziosa per sondare e prendere atto di una “concreta e preoccupante” situazione locale.
A tale incontro seguirono altre iniziative ed iniziarono a rispondere Enti ed istituzioni interessate alla sensibilizzazione della campagna sull’autodifesa proprio a fronte di episodi di aggressione di donne residenti ad Anzio, che per ragioni di tutela personale non saranno enucleate.
In particolare, la stessa Provincia di Roma, l’Associazione Solidea di Roma, il Centro Provinciale “Maree” (per Donne in difficoltà) hanno segnalato casi di violenze “domestiche” che hanno visto vittime donne di Anzio, per le quali hanno ravvisato la necessità di creare una rete di sostegno non solo psicologico ma anche legale con i comuni sedi dell’agguato.
Di fronte a tali segnalazioni ed avvalorate dalle informazioni locali, si è ritenuto opportuno, dopo mesi di lavoro “all’ombra”, realizzare – in occasione della Festa della Donna – il corso di difesa personale non come iniziativa “isolata” bensì come ulteriore fase di un percorso di sostegno e tutela dei cittadini, obiettivo primario per gli Assessori Roberta Cafà e Laura Nolfi, perfettamente corrispondenti agli obiettivi del programma elettorale.
Il conferire ad una organizzazione di scala internazionale, come la Federkravmaga – FKMI (Organizzazione nazionale leader, presente su tutto il territorio nazionale, senza alcuna appartenenza politica o filosofica – http://www.federkravmaga.com/), che studia e sviluppa il Kapap e il Krav Maga con programmi esclusivi, evoluti in collaborazione con le commissioni tecniche internazionali, il corso del 8 – 9 marzo, è stata una scelta ponderata e sostenuta dalla stessa giunta, che l’ha approvata con Delibera n. 13 del 28/02/2014.
Sostanzialmente, il progetto mirava a garantire, alla popolazione femminile interessata, un valido strumento per la propria difesa.
L’onere criticato è stato quello di aver destinato circa €. 3.500,00 per tale evento: probabilmente sono state sottovalutate – da chi diffonde informazioni superficiali e tendenziose – sia l’impegno organizzativo dell’evento (dalla organizzazione logistica alla mediatica) sia la fornitura dei Kit di autodifesa che saranno dati in omaggio alle intervenute (fischietto, spray antiaggressione e kubotan) sia la collaborazione degli esperti (la maggior parte atleti provenienti dai diversi corpi di polizia) che hanno offerto la loro disponibilità gratuitamente, che la predisposizione di una brochure informativa con numeri utili di pronto intervento ed ascolto.
Anche il legare necessariamente l’incarico al Consigliere Comunale Giuseppe Ranucci è stata un’accusa infondata; la federazione sportiva, come il lettore potrà verificare, opera in diverse palestre del territorio locale e nazionale e la limitazione alla sola palestra ENEA’S (nella quale il consigliere collabora) risulta essere una polemica miope oltreché scorretta.
Entrambi gli Assessori hanno condiviso il fine dell’evento da subito, con il supporto del delegato alle politiche sportive del Comune di Anzio, Massimiliano Millaci che ha partecipato attivamente all’organizzazione.
Spiace prendere atto della infida polemica fomentata da taluni che possono aver dimenticato parti sostanziali degli obiettivi pianificati in campagna elettorale, ma probabilmente, la possibilità di chiarire con questa nota le incomprensioni, è stata una ulteriore dimostrazione di come sia importante operare nel rispetto dei ruoli e – soprattutto – del cittadino che chiede risposte ed interventi fattivi, non solo parole.
L’Assessore alle Politiche Culturali L’Assessore alle Politiche Sociali Laura Nolfi, Roberta Cafà
E’ un classico. Chi scrive sbaglia sempre. Come se far notare che ci sono iniziative che si accavallano, che il Comune ne paga una e che, lo hanno fatto colleghi, il pagamento avviene a favore di un’associazione che ha sede presso la palestra di un consigliere comunale (il quale ha tenuto a specificare da gestore che non prende soldi) sia lontano dalla verità. E’ quello che è successo. Del resto prendiamo atto. Sarebbe interessante conoscere però cosa è stato fatto prima di questa iniziativa – senza ovviamente citare le vittime – cosa materialmente impareranno le donne che frequenteranno il corso, cosa si intende per “organizzazione logistica e mediatica”. Giova ricordare che l’assessore Cafà era assente in quella giunta e che all’albo del Comune, nella delibera, come avviene di solito, non compare il programma allegato. Così come, a proposito di superficialità (e scarsa trasparenza e poca correttezza), l’unica certificata è quella del Comune di Anzio nella 100 pagine di relazione della Ragioneria dello Stato. Un’ultima considerazione: in quale punto del programma di Bruschini sono citate iniziative del genere? Nella copia in possesso di chi scrive, depositata con la candidatura, non c’è traccia… (gdg)
ps: ma al Comune, chi si rapporta ufficialmente con la stampa?
[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]