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Anzio- Il sito del Comune, anzi tre. Così non vedo, non sento, non parlo…

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/] 

Il sito del Comune di Anzio somiglia sempre più al famoso gioco delle tre scimmiette, quello del “non vedo, non sento, non parlo”. Già, perché si scopre grazie a un esperto del settore che il sito non è uno, ma sono tre diversi e che – di fatto – non dialogano tra loro.

Chi li abbia scelti, come e perché, quale esperienza abbia, è tutto da scoprire. Insomma, se la trasparenza è una chimera – al di là di quello che viene scritto negli atti – un motivo c’è. Proviamo ad analizzarlo. L’indirizzohttp://portale.comune.anzio.roma.it, a oggi “prenotato” ma non ancora “registrato”, doveva essere “alimentato” – con l’importazione di dati e informazioni – da quello già esistente. Vale a dire dal sito comune.anzio.roma.it, creato e registrato nel 2004 ad Arezzo da Eutalia spa. L’ultimo aggiornamento di questo risale al 2011. Con l’avvento delle nuove norme sulla trasparenza si è messa in piedi una sorta di corsa contro il tempo e la società Internet soluzioni di Scurcola Marsicana (L’Aquila) ha fornito la nuova versione del sito che, però, non è aggiornata alle norme vigenti e in molti passaggi è priva di informazioni e riferimenti di ogni genere. Motivo? Sul nuovo sito non si trovano le informazioni, perché le stesse non sono mai state presenti nel vecchio, dal quale l’attuale si “alimenta” e dovrebbe importarne i dati. Chi, quando e come si è occupato del cosiddetto “take over”? E’ possibile, comunque, che si sia arrivati a questa “soluzione” perché il tempo per adeguarsi stringeva, il sito del Comune era perennemente in “rosso” rispetto agli standard dell’osservatorio “Magellano pa” che ha la bussola della trasparenza. Forse per questo gli analisti di Internet soluzioni non hanno avuto il tempo di rendersi conto del “terreno” sul quale andavano ad operare.

Tre siti, dicevamo, perché non dobbiamo dimenticare https//:comunedianzio.cassettotributario.it (che ha tecnologia ssl, perché prevedeva pagamenti online che di fatto non si fanno). Questo è registrato alla Mercurio service srl di L’Aquila e non al Comune, risulta totalmente nelle mani della società, senza alcun responsabile dell’Ente nell’atto di registrazione.

In pratica: tre diversi applicativi, di tre diversi fornitori e con tre diversi indirizzi http o https!

Un accenno, infine, all’informatizzazione infinita delle mense scolastiche per la quale – deve essere una costante – sono passate tre diverse aziende (Tecnorg, Maggioli e la già citata Mercurio service), con “data entry” ben pagati e il risultato che anziché avanti siamo andati indietro. Si voleva arrivare a pagare direttamente sul sito, inizialmente almeno ogni genitore poteva collegarsi e vedere la sua posizione, i pasti fruiti, ora si collega al cassetto tributario e può solo verificare e stampare le bollette e sapere – ma è un’informazione che ha già – se ha pagato o meno!

Ultima domanda, questa direttamente al sindaco 3.0 che Bruschini ha promesso di essere in campagna elettorale. Chi contatta, decide e paga i fornitori di questi servizi?

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/] 

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