Una lettera aperta in consiglio comunale, con la quale Cristoforo Tontini, portavoce consigliere del Movimento5Stelle ha chiesto le dimissioni di Patrizio Placidi da presidente del Consiglio comunale. La questione che ancora scotta è quella del “caro estinto”, l’inchiesta pubblicata dal quotidiano “La Repubblica” che ha scatenato le ire di Placidi, citato tra i possibili indagati. Nei giorni scorsi, in una conferenza di Forza Italia, il presidente del consiglio comunale aveva minacciato pubblicamente la stampa di querele per diffamazione. In consiglio aveva poi risposto alla richiesta di dimissioni arrivata da Tontini dicendo “Si voti la mozione di sfiducia, poi il Consiglio vedrà”. “Chiedo che vengano chiarite – si legge nella lettera aperta del portavoce dei 5Stelle – in questa seduta di consiglio comunale, le dichiarazioni riportate dalla stampa ed in particolare se ritiene corretto poter tranquillamente dire frasi come “…i partiti (della maggioranza … s’intende) si sono divisi per motivi tecnici e il Pdl è diventato Forza Italia e Ncd, per motivi strategici, siamo sempre nel centrodestra”. Io chiedo come portavoce del M5S di sapere esattamente cosa significa “motivi strategici” … i cittadini devono e hanno il diritto di sapere! Ma chiedo anche al presidente Placidi, le motivazioni di questo attacco micidiale alla stampa, che ha un po’ il sapore della censura, ma soprattutto di voler chiarire pubblicamente se e quanto c’è di vero sull’articolo riportato dal quotidiano La Repubblica dal titolo “Caro estinto & mazzette: ecco i 29 indagati” del 14 marzo ultimo scorso. Io non so se lei, signor presidente, ha avuto un ruolo o no sulla vicenda, ma in nome del rispetto della verità, invece di minacciare querele a destra e a manca, spieghi bene perché, e in modo convincente, la sua estraneità ai fatti. Questo non è un Tribunale giudiziario, ma un consesso politico dove lei, come politico che riveste una carica istituzionale, deve spiegare al popolo. Inoltre, le chiedo – ha aggiunto Tontini – se le sembra un linguaggio consono, visto che lei ricopre una carica istituzionale, quello di usare frasi come quelle apparse in un video di una conferenza da lei presieduta. Non credo che questo linguaggio sia adeguato ad una carica quale quella di presidente del Consiglio Comunale che lei riveste. I tanti cittadini con i quali parlo quotidianamente mi hanno detto che una persona la cui carica istituzionale dovrebbe essere indirizzata e orientata alla massima imparzialità non può permettersi quel linguaggio. Per questi motivi – ha concluso – avendo valutato alla luce di quanto brevemente espresso che il presidente Placidi abbia dato prova di non essere in grado di garantire la necessaria imparzialità e quindi di poter chiedo le sue formali dimissioni e chiedo agli altri consiglieri di ogni formazione politica qui presente di associarsi a me per il bene del decoro istituzionale che il comune di Anzio merita”.