Dopo la vicenda del caro estinto il consigliere del M5S ha chiesto le dimissioni del presidente del consiglio comunale e presenta una mozione di sfiducia
Il passo successivo è arrivato. Alla richiesta di dimissioni, presentata nello scorso consiglio comunale da Cristoforo Tontini, è seguita la mozione di sfiducia al presidente Patrizio Placidi, indirizzata al prefetto della Provincia di Roma. Fatto scatenante la vicenda del “caro estinto” lanciata dal quotidiano “La Repubblica” in un articolo del 14 marzo. Tra gli indagati nell’inchiesta “Caronte” veniva citato anche il sindaco Luciano Bruschini e il presidente del consiglio comunale Patrizio Placidi. La stampa locale aveva riportato la notizia. Erano seguite smentite e attacchi pubblici, da parte di Placidi, con minacce di querela a chiunque avesse diffuso la notizia. Il consigliere del Movimento 5 Stelle, nella mozione di sfiducia che è in attesa di raggiungere il numero legale di firmatari, ripercorre la vicenda. La premessa: “Sul portale ufficiale del comune di Anzio il 17 marzo veniva postato un comunicato nel quale il presidente del consiglio comunale scriveva che avrebbe denunciato, con ingenti richieste di risarcimento, chiunque avrebbe diffuso notizie in riferimento alla pubblicazione dell’articolo di Repubblica sul caro estinto, di fatto creando un clima di censura al diritto di cronaca. Durante l’ultimo convegno di Forza Italia Placidi ha lanciato un serio attacco alla stampa – era stata annunciata la querela nei confronti della giornalista di Repubblica Rory Cappelli, del quotidiano on line “InLiberaUscita.it”, e del giornale “L’eco del Litorale” – Durante lo stesso convegno Placidi ha usato toni non proprio istituzionali o che comunque in alcune parti vanno a braccetto con il turpiloquio. Con una lettera aperta – continua Tontini – ho chiesto ai consiglieri presenti in aula nello scorso consiglio di aderire e sottoscrivere una mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale di Anzio, chiedendo dapprima allo stesso di chiarire la vicenda pubblicamente, invece di minacciare querele e denunce a destra e a manca contro la stampa e quindi il diritto di cronaca”.
Era stato proprio Placidi, in consiglio, a lanciare la sfida dopo aver appreso della richiesta di dimissioni. “Fate una mozione di sfiducia e vediamo cosa deciderà il Consiglio”, aveva detto il presidente del Consiglio comunale. La mozione c’è. “Placidi ha dato prova di non essere in grado di garantire la necessaria imparzialità e quindi di poter garantire la reale autonomia e indipendenza del Consiglio Comunale di Anzio – scrive Tontini – io consigliere del M5S chiedo le sue formali dimissioni all’istante e chiedo agli altri consiglieri di ogni formazione politica qui presente di associarsi a me per il bene del decoro istituzionale che il Comune di Anzio”. Chiesta, inoltre, l’immediata convocazione del consiglio comunale per mettere in discussione e deliberare la mozione di sfiducia.