“Troppe lacune per nascondere inadempienze e responsabilità politiche”. Parte da qui l’accusa del Pd di Anzio nei confronti dell’amministrazione Bruschini, che torna all’attacco sulla mancata trasparenza nella pubblicazione degli atti pubblici. Un punto sul quale il Comune non riesce ad arrivare a dama, con più di una seduta della commissione Trasparenza saltata e l’ordine del giorno sugli obblighi del decreto legislativo 33/2013 sulla trasparenza continuamente rimandato. “La trasparenza non è una virtù dell’amministrazione di centrodestra di Anzio – contestano dal Pd, prendendo in esame una serie di lacune relative ad un accesso difficoltoso a documenti, dati, bilanci, consulenze, gare e atti amministrativi – La prima nota dolente è il sito internet, la principale vetrina di un’amministrazione verso il pubblico. Dopo varie vicissitudini che hanno portato all’apertura di tre diversi portali, l’unico attualmente in funzione è ancora un guscio sostanzialmente vuoto. Non esiste un responsabile del procedimento di pubblicazione, non esistono documenti di bilancio, non ci sono dati aggregati dell’attività amministrativa, né informazioni sui concorsi attivi e su quelli scaduti, su bandi di lavoro e avvisi di aggiudicazione gare. Completamente assenti anche i dati relativi ai bilanci delle società partecipate, alla gestione del patrimonio immobiliare, controllo delle imprese, servizi, pagamenti dell’amministrazione, opere pubbliche e pianificazione del governo del territorio. Nonostante le ripetute sollecitazioni ad adeguarsi – spiegano ancora dal Pd – il Comune continua a mancare l’appuntamento con la trasparenza. Questa resistenza a oltranza trasforma un sospetto in convinzione: evidentemente si vogliono nascondere gravi inadempienze o responsabilità politiche e dirigenziali”. La lista delle inadempienze, nell’atto di accusa del Pd, è ancora lunga, e il riferimento è alle contestazioni del Mef. “L’insieme delle contestazioni mosse dal Ministero Economia e Finanze boccia senza appello l’intera gestione del personale da parte dell’amministrazione Bruschini”. In tema di bilancio “il Pd ha inoltrato, senza ottenere risposta, due diverse richieste di accesso alla documentazione, ritenendo che una quota di attivi iscritti al bilancio 2013 fosse inesigibile o addirittura prescritta. Se non si fa chiarezza su questo punto è impossibile impostare il bilancio di previsione 2014. Se i sospetti venissero confermati, ci sarebbero ricadute gravissime sull’intera impostazione del documento finanziario e sui conti dell’ente”.