Bernardone PD: il referendum ed ora la sentenza del Consiglio di Stato impongono anche ad Anzio la ripubblicizzazione del servizio idrico

Il Consiglio di Stato con sentenza n. 4902 / 2011 conferma che avevano ragione quei comuni, tra cui Anzio, che dichiaravano illegittima la convenzione con Acqualatina perché non approvata dal proprio Consiglio Comunale e quindi chiedevano di uscire da Acqualatina. “Questa sentenza sembra finalmente scuotere dal torpore e persino portare al pentimento qualche amministratore locale.- dichiara in una nota il segretario cittadino del PD di Anzio Ivano Bernardone- Apprendiamo infatti dalla stampa che l’Assessore Placidi ha finalmente scoperto che l’acqua è un bene pubblico, che l’interesse dei cittadini di Anzio è quello di riprendersi la gestione delle reti e che la permanenza di Anzio in Acqualatina non è poi così legittima come l’amministrazione Bruschini tenta di farci credere ogni volta che il PD denuncia la sua inerzia rispetto ad un problema fortemente avvertito dai cittadini. Con la delibera n.6 del lontano 23 febbraio 2007 il Consiglio Comunale di Anzio aveva chiaramente deliberato di procedere a tutti gli atti necessari per uscire da Acqualatina ma le amministrazioni di destra che si sono succedute, di cui Placidi è stato ed è uno dei massimi esponenti, non hanno mai proceduto con atti concreti ed al contrario hanno sempre scoraggiato ed insabbiato ogni iniziativa in quella direzione.La sentenza del Consiglio di Stato ora certifica che quella delibera diceva il giusto e che l’amministrazione ha commesso una grave omissione e negligenza non dando seguito alla volontà del Consiglio Comunale e dimostrando così ancora una volta la sua inadeguatezza. Non sappiamo – continua Bernardone- se le nuove posizioni che emergono nel centrodestra siano un esempio del disinvolto trasformismo con cui certa politica prende le distanze persino da se stessa o se invece è frutto di un sincero ravvedimento; speriamo comunque– conclude- che anche il Sindaco Bruschini ed il resto della maggioranza, che hanno sempre dimostrato di voler convivere serenamente con Acqualatina, si convincano che prima il referendum ed ora la sentenza del Consiglio di Stato impongono anche ad Anzio la ripubblicizzazione del servizio idrico come via obbligata e che finalmente si apra su questo tema quel serio confronto che il PD reclama da sempre”.