Anzio approva il piano triennale anticorruzione

Nel testo approvato in giunta sono contenute norme e codici da seguire per garantire trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa

Un  provvedimento che arriva in risposta alla legge 190/2012 che contiene le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nelle pubbliche amministrazioni. Il comune di Anzio ha approvato nei giorni scorsi il piano triennale per la prevenzione della corruzione 2014-2016. “Considerato che l’attività dei nostri apparati pubblici – si legge nella delibera di giunta – è ormai tristemente caratterizzata, da decenni, da fenomeni di corruzione il cui insorgere determina un grande danno per l’intera collettività e per la credibilità della macchina pubblica, che appare sempre meno coerente rispetto al modello di etica che dovrebbe rappresentare per i cittadini; riscontrato che la legge impone all’organo politico l’adozione del piano su proposta del responsabile anticorruzione, e che tale attività di elaborazione del piano non può essere affidata a soggetti estranei all’amministrazione – il responsabile dell’anticorruzione è il segretario generale Pompeo Savarino – propone di approvare il piano triennale contenente misure finalizzate al consolidamento e allo sviluppo della trasparenza, della legalità e dell’integrità dell’azione amministrativa”. Il piano dovrà essere aggiornato annualmente, assieme a un gruppo di lavoro che sia di ausilio al responsabile della prevenzione della corruzione. All’interno del documento sono specificati i codici di comportamento utili all’azione amministrativa, norme e direttive da seguire per la trasparenza, obblighi sulla rotazione del personale, criteri e procedure per il conferimento di incarichi dirigenziali in casi di particolari incarichi precedenti, o incompatibilità per posizioni dirigenziali. Una parte del piano riguarda anche commissioni, assegnazioni uffici e conferimenti di incarichi in caso di condanna per delitti contro la pubblica amministrazione, e controlli sull’affidamento di lavori o servizi, i settori più esposti al rischio di corruzione o comportamenti illeciti.