In questo modo gli ospedali, compreso il Riuniti, potranno gestire il personale con meno limitazioni, evitando i disagi attuali
di Elisabetta Bonanni

“Con la piena applicazione delle azioni contenute nei programmi operativi si potrà arrivare finalmente a parlare in questa regione di sblocco del turn over. Un risultato importante e una svolta per il Lazio, un obiettivo atteso da tanto tempo e da tutto il mondo del lavoro del settore della sanità. Nella proposta di programmi, infatti, è già inserita fin da adesso un aumento della percentuale delle deroghe dal 10 al 15% dei cessati dell’anno precedente”. Lo hanno in una nota congiunta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il subcommissario alla Sanità del Lazio, Renato Botti. “Sulla proposta dei programmi operativi, inoltre, abbiamo già aperto un confronto con le organizzazioni sindacali che proseguirà nei prossimi giorni. Condivisione e concertazione restano il metodo migliore per ottenere risultati di livello come quello che abbiamo raggiunto oggi. L’auspicio è quello di trovare un atteggiamento costruttivo, perché l’obiettivo è costruire un modello di sanità che tuteli i cittadini e valorizzi le tante professionalità”. Con questa decisione potrebbero alleggerirsi i pesanti problemi organizzativi del personale negli ospedali che in questi anni hanno inciso negativamente sul sistema sanitario e ospedaliero. Non si può dimenticare infatti, che a causa del blocco, durante la stagione estiva ad Anzio e Nettuno, per consentire al personale di godere delle meritate ferie, alcuni reparti vengano sospesi, e alcuni servizi ridotti o interrotti. Proprio nella stagione in cui l’affluenza aumenta notevolmente grazie ai flussi turistici. Lo stesso vale per il pronto soccorso, spesso assaltato da persone in difficoltà, in cui si creano code incredibili per l’inadeguatezza del numero del personale rispetto al volume dell’utenza. La speranza è che questa misura si risolva in un concreto vantaggio per i cittadini del Lazio, da troppo tempo costretta fronteggiare, così come gli operatori della sanità, una situazione critica legata ad un buco di bilancio incredibile, che non ha mai corrisposto ad un servizio eccellente.