[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
Adesso sono quattro. I siti del Comune, intendiamo, o meglio i siti ai quali si può “linkare” una volta entrati all’indirizzo http://www.comune.anzio.roma.it. Dei tre istituzionali che non vedono, non sentono e non parlano tra loro si è detto in passato, ora si è aggiunto il link a http://www.visitanzio.it ovvero a un sito che offre le manifestazioni del territorio. Lo realizza l’associazione Nettunia con un finanziamento regionale e ben venga ogni informazione che possa promuovere la città. Certo, magari era il caso di “lanciarlo” come si deve, dato che è – o dovrebbe essere – una cartolina delle iniziative locali. Tra le quali anche le selezioni di Play boy che di istituzionale, per la verità, hanno ben poco.
Sito turistico a tutto tondo, forse anche per questo la vecchia sezione “turismo” di quello del Comune è ormai praticamente introvabile. Così come sul sito istituzionale continuano a non essere rispettati i parametri del decreto legislativo 33 del 2013 in merito all’accessibilità degli atti e alla trasparenza. Sindaco e segretario, chi decide finalmente di intervenire? O e il caso che anche questa vicenda finisca ai piani superiori e arrivi qualche sanzione?
Possiamo sperare poco nella Prefettura che non brilla per la vicenda dei lavori al porto di Nerone – c’è un’interdittiva antimafia alla ditta e il contratto va rescisso – figuriamoci se si occupa di un sito fuori legge. Forse l’autorità nazionale anti corruzione. Forse un’opposizione che non si limita ai comunicati ma va nella stanza del segretario e la occupa finché non si rispetta la legge. O magari fa in modo che al prossimo “salotto” tv al quale partecipa lo stesso Savarino qualcuno gli chieda perché pontifica su tutto ma nel “suo” Comune questa norma non è rispettata.
E’ solito parlare di “tagli” il segretario, lo fece già al Corriere della Sera qualche anno fa, ora li annuncia il vice sindaco Giorgio Zucchini che già da consigliere comunale aveva sollevato la questione dei dirigenti. E’ storia antica, mentre le tensioni interne vanno avanti e solo il sindaco Bruschini sembra non accorgersene. O forse – date le sue continue amnesie (l’ultima sulle parole di Placidi contro la stampa al convegno di Forza Italia) – le dimentica in fretta. Adesso, invece, Zucchini propone di fatto la riduzione degli stipendi dei dirigenti. Costano troppo e, dobbiamo dedurre, producono poco o non come l’amministrazione vorrebbe. C’è da chiedersi perché sia stato riconosciuto loro sempre il 100% in questi anni, anche alla luce delle 27 contestazioni del Ministero dell’economia e finanze per alcune delle quali il Comune ha ammesso errori e deliberato di conseguenza. Avesse avuto un po’ di ragione Paride Tulli?
Ecco, tra relazione del Ministero, tensioni palpabili ieri come oggi, alleanze che mutano un giorno sì e l’altro pure, è evidente che l’organizzazione non brilla o meglio che l’amministrazione non ne è soddisfatta e che la “disputa” continua. Ci permettiamo un suggerimento che era nel programma di Giovanni Garzia candidato sindaco: legare una percentuale della retribuzione al grado di soddisfazione dei cittadini. Si fa in altri Comuni, presto sarà legge (ma poi ad Anzio i regolamenti ci mettono anni….) perché non dare anche ai fruitori dei servizi la possibilità di esprimersi?
Non dimentichiamo che sono loro – non i politici che magari cercano di accelerare qualche pratica – ad avere il polso di ciò che hanno ottenuto o meno. Il Comune è monopolista, ricordiamolo, poter lasciare un parere (le classiche “faccine” degli smile o un altro sistema, basta copiare dove si fa) dopo essere stati all’ufficio tributi o in quello tecnico, in un altro qualsiasi dei “front office” dell’Ente non dovrebbe essere un problema per chi offre i servizi. D’altro canto se sono stati sempre liquidati al 100%…
[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]