Tulli sul caso Mef. Gli “errori” del Comune e quegli incarichi discutibili…

Un’analisi punto per punto delle contestazioni notificate dal Ministero dell’Economia e Finanze all’amministrazione comunale di Anzio, sulle irregolarità riscontrate nella verifica amministrativo-contabile. Arriva da Paride Tulli, che non digerisce le spiegazioni che erano arrivate dell’assessore Giorgio Zucchini in uno degli ultimi consigli comunali, e che a detta del segretario del Psdi “fanno risaltare subito l’estrema competenza e zelo dei firmatari della risposta data in Consiglio, tanto da chiedersi perché allora sono stati commessi tali errori. Il capzioso riferimento a norme e codicilli, contratti e regolamenti, decreti e delibere, fa presumere che a fronte di cotanta scienza amministrativa il nostro comune doveva e poteva essere scevro da ben 27 irregolarità e carenze, anzi in alcuni passi della risposta, firmata per la cronaca da Pusceddu, Scagnetti, Morvillo, si ammettono gli errori ricorrendo a delibere in sanatoria ed efficacia retroattiva. Forse sarebbe meglio intensificare i corsi di aggiornamento della Logos visti gli attuali risultati! Comunque nelle stesse risposte ci sono alcune perle da segnalare”. Punto 2, il mancato consolidamento delle spese del personale relative ad una società partecipata. “Nella risposta  – dice Tulli – ci si chiede quale fosse questa società viso che la Capo d’Anzio non ha personale e la Volsca è stata dismessa. Vale la pena ricordare che non basta una delibera di dismissione del 2009 per uscire se non corrisponde un corrispettivo del liquidatore della società Volsca, atto tuttora inesistente, pertanto la nostra partecipazione scellerata è tuttora valida”. Punti 5-6-8-9,  relativi a incarichi di lavoro esterni senza comparazione tra vari candidati. “Chissà perché! Almeno uno vale la pena riferire anche perché è costato ai cittadini 5000 euro + iva. Si tratta dell’incarico all’ingegner Fazi Fernando con determina del direttore generale Pusceddu per un rilievo planimetrico e fotografico di piazza Cesare Battisti e dintorni, ma non è l’ingegner Tulli il dirigente dei Lavori Pubblici e Pistelli del’Urbanistica? In questo caso la comparazione con altri tecnici non è stata fatta perché prestazione di natura artistica e culturale di cui solo l’ingegner Fazi poteva esserne all’altezza, infatti tutti sappiamo quale importanza artistica e culturale ha la zona in oggetto”.

Tulli prosegue polemizzando sui punti che vanno dal 12 al 24. “Tutti riguardanti esborsi di denaro a dipendenti non in linea con quanto previsto dalla normativa vigente”. Ed ancora, il punto 25, “sull’erogazione compensi al direttore generale, nonché Franco Pusceddu, per la partecipazione al Nucleo di Valutazione in violazione del principio di onnicomprensività della retribuzione. Questo punto merita un commento a parte essendomene interessato a suo tempo come presidente della commissione Trasparenza. Nella risposta si sostiene che il Dg avendo avuto un rapporto di lavoro privatistico in cui non era contemplato il suo ruolo di presidente del nucleo di valutazione i compensi previsti per la sua partecipazione erano legittimi. Leggendo però la delibera di nomina del 12/5/08 che prevede un trattamento lordo economico pari a 93.200 euro oltre la 13esima mensilità e più un altro 24% di indennità di risultato annuo, rimanda a sua volta all’articolo 15 comma I del regolamento degli uffici e servizi dove recita che l’importo in delibera è onnicomprensivo, delibera nella quale è ben specificato anche il ruolo di presidente del nucleo di valutazione, poco importa se la stessa dicitura non è stata riportata nel contratto, vale il dispositivo della delibera e quindi l’onnicomprensività della cifra riportata come sostengono anche gli ispettori del Mef”.