[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
Il Comune di Anzio si costituirà parte civile contro la cosiddetta “cupola” dei rifiuti? Lo sapremo quando inizierà il processo. Prendiamo atto – e sottoscriviamo – della petizione on line del comitato Tares equa. Una cosa è scritta nero su bianco dai magistrati che hanno svolto l’inchiesta: Anzio, ma anche Nettuno, sono state praticamente “costrette” a scaricare a Borgo Montello e quindi a spendere di più.
Questo perché la “cupola” bloccava in Regione l’impianto di Aprilia, aveva il monopolio nel Lazio, faceva quello che riteneva opportuno e pazienza se i cittadini dovevano pagare di più. E’ tutto da accertare, sia chiaro, ma un segnale forte dal Comune di Anzio potrebbe anche arrivare. Se davvero si è pagato di più, hai visto mai che i Landi, i Cerroni e compagnia un giorno debbano restituire qualcosa alle casse del Comune?
Le speranze sono poche, la costituzione non è arrivata contro il clan Gallace-Novella o contro quello Noviello-Schiavone, figuriamoci nei confronti di persone con le quali se non amicizia c’è stato un rapporto istituzionale-imprenditoriale lungo anni. Vedremo cosa faranno il sindaco Luciano Bruschini e il rientrante assessore Patrizio Placidi, vedremo se dalla maggioranza qualcuno batterà un colpo e se dall’opposizione si leverà una voce in tal senso. Il processo è alle porte, il Comune sostiene ogni anno migliaia di euro di spese legali, una parcella in più – in questo caso – sarebbe un segnale nel verso giusto.
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