[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
Mettiamola così: il Comune di Anzio non disponeva di uno spazio nel quale sistemare i kit della raccolta differenziata. O, peggio, ce l’ha ma non lo sa, dato che l’inventario del patrimonio è una delle carenze rilevate dai revisori dei conti tra quelle che ha portato al parere negativo al bilancio. Ancora, serviva proprio uno spazio in via della Spadellata e quello era l’unico.
Di sicuro il Comune di Anzio ha pagato e continuerà a pagare 1.100 euro al mese per un “piazzale idoneo per lo stazionamento dei materiali relativi al servizio porta a porta”.
Lo si apprende da una recente determina del dirigente del settore ambiente, Walter Dell’Accio, che sembra fare un po’ di confusione o forse ha semplicemente usato male il “copia e incolla”. Già, perché la prima locazione dell’area a seguito di “indagine effettuata sul territorio comunale” (Quando? Da chi? Pubblicizzata come?) risale al febbraio dello scorso anno. Se ne viene a conoscenza oggi, perché della precedente determina – com’è stato ed è per molteplici atti del Comune – on line non c’è traccia.
Ma torniamo a questa nuova determinazione: si parte dal fatto che è stata aggiudicata la gara per la consegna dei kit (eravamo a settembre 2012!) e che la ditta “dovrà provvedere alla consegna”, quindi si apprende che i proprietari del terreno “si sono resi disponibili ad affittare il piazzale per mesi due” ma nel capoverso successivo si apprende che “si procedeva a impegnare la spesa per complessivi mesi dieci”. Vale a dire 11.000 euro, anche se qualcosa non torna. Ma forse il dirigente deve sapere bene come vanno le cose da queste parti, quindi si è evidentemente tenuto “largo” passando da due a dieci mesi
Ora, però, “considerato che non si è ancora conclusa la consegna dei kit relativi alla raccolta porta a porta a tutta la cittadinanza” servono altri nove mesi “fino al 19 settembre 2014”. E così si impegnano altri 9.900 euro, dopo il nulla osta dell’ufficio patrimonio.
Quasi 22.000 euro – e speriamo la locazione non duri oltre – solo per “stoccare” i kit della differenziata, conteggi dei mesi che non tornano e dati ben più seri che continuano a essere tenuti nei cassetti.
Proviamo a partire dai kit, sperando che il dirigente e l’assessore Placidi vogliano dare delle risposte: davvero non c’era altro posto nel quale sistemarli? Quanti ne sono arrivati, quanti sono stati distribuiti, quante famiglie debbono ancora riceverli dopo che – in piena campagna elettorale – un anno fa si andava nelle piazze a consegnarli?
Arriviamo ai dati, chiesti a gran voce – e inutilmente – anche in Consiglio comunale da Candido De Angelis e Danilo Fontana: quanti rifiuti differenziati sono stati conferiti ai Consorzi dall’avvio del porta a porta a oggi? Quanto ha risparmiato – pesi che non tornano permettendo, ma indaga la Finanza – il Comune in discarica? E quanto ha incassato dalla vendita di plastica, vetro, alluminio e carta?
Perché le fatture di Rida Ambiente non vengono ancora consegnate ai cittadini del Comitato Tares equa che hanno fatto regolare accesso agli atti?
E’ facile dire che presto la differenziata arriverà alle porte del centro – nel frattempo discarica a cielo aperto senza soluzioni, ma questo dipende dai cittadini incivili– è persino scontato che qualcuno prenda e incolli i comunicati di Placidi che al solito vuole mostrare i suoi “miracoli”. Ci accontenteremmo di qualche dato….
Intanto questo video è sempre istruttivo
https://www.youtube.com/watch?v=qyufQICD1Xk
[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]