Fondazione Cappelluti, De Angelis: “Attacco squallido”

Duro intervento di Candido De Angelis, consigliere comunale ed ex sindaco di Anzio, in risposta al segretario del Psdi Paride Tulli che aveva contestato la convenzione tra Comune e Provincia per la manutenzione del Chris Cappell College durante una conferenza stampa (http://www.inliberuscita.it/politica/34496/quasi-due-milioni-di-euro-alla-fondazione-cappelluti/). Tulli, da parte sua, non aveva risparmiato allusioni anche sul fatto che De Angelis avesse presenziato come testimone ai tempi dell’atto di donazione dell’edificio al Comune. “Non capisco quali possano essere le finalità di uno squallido attacco fatto alla donazione della famiglia di Christian Cappelluti – dice il consigliere – che ha regalato alla città una scuola unica nel suo genere in Italia. O forse sì, analizzando il personaggio che lo sta facendo. E’ chiaro che nessuno lo chiamerà mai per testimoniare in un caso del genere, mentre io sono orgoglioso di essere stato testimone di un atto straordinario che rappresenta un vanto della nostra città. Quello che è triste per Anzio è che questo fatto rappresenta il paradigma della situazione attuale: una città allo sbando, abbandonata e che sta ripiegando su se stessa. Il pesante e incomprensibile silenzio del sindaco – aggiunge – di un’amministrazione assente, forse in alcune parti complice) su una vicenda così miserevole testimonia la situazione attuale della città. Si discute solamente su commissioni di gara, di incarichi dirigenziali, di gruppi di potere e si mandano alla berlina due benefattori a cui il consiglio comunale nella sua interezza assegnò la cittadinanza onoraria perché sul loro dolore vero, straziante, hanno donato alla città un bene, spendendo del loro svariati milioni di euro. Questi comportamenti non ci appartengono, non appartengono alla nostra storia, alle nostre tradizioni. Smettessero di farsi le loro sterili, dannose per la collettività, guerre politiche, si faccia luce su eventuali lacune amministrative nei rapporti con la provincia avvenute dal 2008 in poi, ma il fango lo conservassero per i loro rapporti personali e politici. Mandassero i loro killer politici ad occuparsi di altre faccende. La smettano di coinvolgere persone che della beneficenza, della bontà del rispetto e dell’amore verso il prossimo ne hanno fatto una ragione di vita”.