Dopo le polemiche dello scorso anno l’amministrazione concede di nuovo gli spazi
Lo scorso anno, il lungomare invaso dalle bancarelle ha creato non poche polemiche a Nettuno. Scontenti i commercianti regolari, che contestavano una presenza scomoda e concorrenziale, scontenti gli ambulanti, che a quanto pare hanno dovuto fare i conti con incassi ridotti e costi notevoli, scontenti i cittadini, che hanno dovuto convivere con la passeggiata centrale sempre invasa dagli stand degli ambulanti. Lo scorso anno l’amministrazione, preso atto della situazione, aveva fatto intendere che il lungomare non avrebbe subito un’altra invasione, ma le cose sono andate diversamente. Proprio ieri, infatti, il comune di Nettuno ha emanato l’ordinanza che regola lo svolgimento dei mercatini estivi e, contrariamente a quanto si penava, il lungomare già oggi è nuovamente invaso dalle bancarelle che resteranno in centro per l’intera stagione estiva e fino al prossimo 30 settembre. L’ordinanza emessa dalla giunta Chiavetta disciplina l’apertura degli stand commerciali autorizzando esclusivamente la vendita di oggettistica di antiquariato, collezionismo, artigianato e di prodotti tipici alimentari, evitando qualsiasi tipo di concorrenza con gli esercizi commerciali già presenti. Vengono inoltre individuate le quattro aree in cui è possibile svolgere mercatini, piazza Martiri per la Pace, piazzale delle Sirene, viale Matteotti e piazza Mazzini, delineando spazi e misure per la collocazione degli stand. “I mercatini estivi, se correttamente regolamentati, possono essere un elemento di attrazione turistica e di animazione del territorio – ha detto il Sindaco Alessio Chiavetta memore delle polemiche degli anni passati – l’ordinanza emessa dal Comune fa chiarezza sulla modalità di svolgimento dei mercatini, assicurando inoltre che l’area interessata dagli stand sia mantenuta pulita e in ordine e che non venga arrecato alcun danno alla pavimentazione e all’arredo urbano”. Resta da vedere come la prenderanno i commercianti della zona e, soprattutto i cittadini, che per il 2014 pensavano che il centro fosse a loro disposizione. E c’è già chi polemizza con gli assegnatari degli spazi pubblici.