[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]
In 24 ore, quando si dice l’efficienza, la delibera sul bilancio di previsione 2014 è stata cambiata. C’era un errore, “chiude” a 75 milioni 578.209 e non 85 milioni. Un conteggio sbagliato e l’inserimento di un dato in eccesso. Lo schema di bilancio è rettificato così come la relazione che però non facendo parte integrante dell’atto non è allegata. Diciamo che in giunta ne hanno preso atto e via…
La notizia è un’altra e trova diverse conferme: il piano finanziario per la raccolta e smaltimento dei rifiuti prevede un aumento stimato nel 40% rispetto all’attuale. La conseguenza? Una famiglia che oggi paga 300 euro, ne pagherà all’incirca 420. Tutto questo mentre non sappiamo ancora a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata, ignoriamo se e quanto viene incassato dalla vendita di plastica, vetro, alluminio e carta, non sappiamo qual è il risparmio in discarica.
E’ trascorso un anno, chiederlo da questo umile spazio è poca cosa, ma è stato chiesto – ed è rimasto inevaso – anche in consiglio comunale. E pensare che in campagna elettorale l’assessore Placidi e il dirigente all’ambiante, Dell’Accio, ribadivano carte alla mano che non ci sarebbero stati aumenti salvo i 30 centesimi a metro quadro imposti dal governo.
Gli aumenti, invece, ci sono stati e ci saranno ancora. Perché gli inesigibili nessuno è andato a riscuoterli, perché continuano a esserci incivili che gettano ovunque tanto paghiamo noi, ma anche perché per far partire il servizio si è fatto, probabilmente, il passo più lungo della gamba. O semplicemente perché il “porta a porta” inizialmente costa di più e una volta a regime fa risparmiare. Ma le cose basta dirle per come sono, anziché nascondersi dietro un dito.
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