“Se non sapessi che il comunicato di SEL risponde ad una disperata ricerca di visibilità, considerati gli scarsi consensi elettorali, non esiterei a definirlo inquietante. Sconcerta la singolare coincidenza temporale con l’allucinante campagna mediatica lanciata da un personaggio che si è attivato solo in reazione ad un provvedimento amministrativo provocato da una sua ripetuta violazione delle regole.
In una situazione in cui si dovrebbe far quadrato con chi, semplicemente, chiede il rispetto della legge, SEL non trova di meglio che pensare di cavalcare la cagnara scatenata con argomentazioni risibili.
E’ in atto una vera e propria intimidazione contro le istituzioni comunali e chi ha veramente a cuore la legalità dovrebbe pretendere innanzitutto il rispetto delle regole e di un reale e ragionevole confronto democratico, non solleticare ulteriormente la rabbia e la frustrazione della gente che, in un periodo così difficile, è facile alimentare con atteggiamenti populistici ed irresponsabili.
L’alleanza politica con SEL è miseramente naufragata quando “all’indomani delle elezioni del maggio 2013″ la loro pregiudiziale è stata solo quella di avere il vicesindaco un assessorato di prestigio, senza neanche il pudore di anteporre una benché minima discussione programmatica. Richiesta che, ovviamente, non è stata accolta né da me né dal sindaco .
Sono stato uno dei principali e convinti artefici dell’alleanza del PD con SEL e confesso che rimango basito dal leggere la Tammone che afferma: “Per spirito di fedeltà alla comunità del mio partito ho dovuto accettare alle elezioni del 2013 un’alleanza,abbastanza contro natura, con persone che non godevano dell’apprezzamento degli iscritti e del circolo di Nettuno”.
Sono abituato a rispondere in primo luogo alla mia coscienza e mai mi piegherei a scelte politiche che non condivido. Mi spiace che qualcuno con cui penso di condividere principi ed ideali si comporti poi diversamente”.
Giacomo Menghini