Caso Dirigenti Scolastici tra ricorsi e polemiche

Di Francesca Tammone

Le prove per il concorso a Dirigente Scolastico sarebbero previste, per  metà Ottobre, a mettere in forse il concorso il ricorso vinto da un gruppo d’insegnanti precari che si sono visti riconoscere il diritto di accedere alle prove. Tutto sembra in alto mare anche per il fatto che nei giorni scorsi si è dimesso uno dei due presidenti della commissione d’esame. Un vero problema per le scuole italiane e per il Lazio dove  mancano molti Dirigenti. Al Lazio sono destinati  215 presidi,  193 scuole laziali e 133 romane saranno dirette quest’anno da reggenti. A Nettuno il Secondo Circolo Didattico “Angelo Castellani”  è affidato in reggenza, così l’Istituto Tecnico che conta ben 1500 alunni. Ad Anzio la Preside della Scuola Media  di Lavinio regge anche le due sedi Scolastiche di Via ardeatina  e di Viale Ambrosini. Sicuramente avere un dirigente part-time da condividere con un’altra scuola non è positivo per l’organizzazione scolastica, chissà quante volte le famiglie si sentiranno dire «ripassi domani, che oggi il preside non c’è». Anche perché l’ultima manovra economica vieta ai dipendenti pubblici di usare il mezzo proprio per gli spostamenti, ricordano dall’Associazione nazionale presidi che i presidi reggenti o pagheranno di tasca loro o dovranno contingentare al massimo le trasferte e gli spostamenti da una scuola all’altra per non rimetterci troppo. Intanto entro la fine del mese l’ufficio Scolastico Regionale  provvederà alla riorganizzazione delle Istituzioni Scolastiche accorpando scuole Primarie e Scuole Medie e tagliando, ancora, il personale ATA e le dirigenze.