L’iniziativa, che riprende quella dell’ex senatore Candido De Angelis, è del parlamentare ex Pdl Mario Pepe
Come periodicamente accade, ancora una volta si torna a parlare di nuovi Casinò in Italia. C’è chi sostiene che il tentare la sorte torni di moda in tempi, come quelli attuali, di forte crisi economica, chi invece pensa che sia un modo per lo Stato (è in evidente crisi anche la Pubblica amministrazione) di fare cassa. Sta di fatto che di recente, alle quattro case da gioco legalmente riconosciute in Italia (quelle dei comuni di Campione d’Italia, San Remo, Saint Vincent e Venezia) dislocate dal legislatore in zone di confine con l’obiettivo evitare l’espatrio dei giocatori italiani (e dei loro soldi) nelle strutture legali oltre confine (Montecarlo ad esempio, ma anche i nuovi Casinò sloveni). Proprio in questi giorni sono state presentate (in alcuni casi ripresentate) delle proposte di legge dai rappresentanti dei due rami del Parlamento italiano: Mario Pepe (ex Pdl) lo ha proposto nel comune di Anzio, riprendendo un’iniziativa dell’ex senatore ed ex sindaco del comune neroniano Candido De Angelis, e ad Ariccia. Marco Zacchera, stesso partito lo propone nel comune di Stresa. Luigi Vitali a Ostuni (provincia di Brindisi), Anna Teresa Formisano a Fiuggi, Sardelli a Fasano, Ceccuzzi a Chianciano Terme. Margherita Boniver ha invece proposto di istituire una lotteria umanitaria per raccogliere fondi per i meno fortunati. Ad Anzio da tempo si parla della realizzazione di un Casinò, con una struttura bellissima e pronta all’uso, ma dalle parole non si è mai passati ai fatti.