«Anche nel nostro territorio è il momento di iniziare a ribellarsi alle politiche di austerity del governo Berlusconi che creano disuguaglianze , riducono i diritti sociali e civili e fanno carta straccia dei principi di uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Costituzione della Repubblica» è quanto dichiarano dal Circolo di Rifondazione Comunista “Antonio Gramsci” di Nettuno. «L’alternativa c’è- continuano i militanti del PRC- ed è nelle nostre mani. Gli esseri umani vengono prima dei profitti». Così recita anche l’appello unitario per la mobilitazione europea ed internazionale del 15 Ottobre alla quale hanno aderito centinaia di associazioni, collettivi studenteschi, comitati. “L’alternativa c’è. Patrimoniale subito!” è anche il titolo della raccolta firme che il PRC sta effettuando in questi giorni nelle piazze di Anzio e Nettuno. Tassare i grandi patrimoni, tagliare le spese militari, bloccare le grandi opere inutili (come la TAV e il Ponte sullo Stretto), mettere un tetto alle retribuzioni dei manager e ridurre gli stipendi dei parlamentari, recuperare i finanziamenti pubblici dalle aziende che delocalizzano all’estero, per investire sulla giustizia sociale, sulla scuola e l’università, sulla riconversione ecologica dell’economia, la cultura, la sanità, la partecipazione dei cittadini, sono le proposte che il PRC e la Federazione della Sinistra stanno portando nelle piazze di tutta Italia. «In pochi giorni– dichiara il segretario del Circolo Valerio Bruni– solo a Nettuno abbiamo raccolto oltre 300 firme, e lo stesso è stato fatto ad Anzio. La partecipazione delle cittadine e dei cittadini a questa iniziativa dimostra quanto la popolazione del territorio sia contraria alla manovra economica del governo Berlusconi e quanto desideri un cambiamento. La manovra del governo serve a garantire i privilegi del 10% più ricco della popolazione (il quale detiene la stragrande maggioranza delle risorse nazionali), i profitti delle Banche, a lasciare mano libera ai padroni nei confronti dei lavoratori. E’ una manovra dei ricchi contro la maggioranza della popolazione che è chiamata a pagare il conto». «Nei prossimi mesi- aggiunge Bruni- vedremo gli effetti devastanti della finanziaria direttamente sui servizi locali, perché con questa il governo ha tagliato drasticamente i fondi destinati agli enti locali. Tutto ciò ha lo scopo di far pagare i costi della crisi, generata dalla speculazione finanziaria e dalle grandi lobby economiche, a noi cittadini che progressivamente ci troveremo a fare i conti con la distruzione dello stato sociale e con la privatizzazione dei servizi pubblici e dei beni comuni. Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra propongono alla popolazione di Anzio e Nettuno di iniziare, attraverso la costituzione di comitati anticrisi territoriali, una stagione di mobilitazione anche sul territorio per difendere i servizi pubblici, come la sanità, i trasporti, l’istruzione dagli attacchi che questo governo vi sta apportando provocando danni che ricadranno violentemente sulla vita delle cittadine e dei cittadini. Invitiamo inoltre l’Amministrazione Comunale e il Sindaco Chiavetta a prendere immediatamente una posizione contraria alla manovra del governo e ad impegnarsi affinché i servizi pubblici e i beni comuni siano tutelati e non vengano fatti oggetto di mercificazione».