I dissensi con la maggioranza iniziati con la mancata approvazione del regolamento sui mercatini
In merito agli articoli pubblicati ieri sul bilancio il consigliere del gruppo misto Ernesto Flamini precisarle alcune questioni. “Nella critica sostanziale alle scelte ed alle strategie adottate dall’Amministrazione Chiavetta – spiega – non sono certamente isolato. Nella giornata di ieri, quasi tutti i consiglieri di opposizione hanno manifestato totale dissenso sulla proposta di bilancio di previsione per il 2014 presentata dal primo cittadino. Non va inoltre sottovalutato, che in tutta la città, sono molteplici le manifestazione di critica circa un’azione di governo cittadino che da più parti viene ritenuta inefficace. La stessa presenza di massa della cittadinanza a ben tre consigli comunali svoltisi da luglio ad oggi, cosa del tutto insolita, ne è la prova lampante. Il dissenso del mio gruppo politico, Nettuno Adesso, con l’Amministrazione Chiavetta non risale ad un mese fa – data dell’ufficializzazione del nostro voto contrario al bilancio di previsione – ma è riconducibile a molto tempo prima. Basta rileggersi il documento prodotto nel maggio scorso con i consiglieri Burrini e Polito, contro l’immobilismo e la mancata realizzazione del programma elettorale; o, verificare i profondi contrasti col primo cittadino, circa la mancata discussione in consiglio comunale del regolamento sui “mercatini tradizionali e artigianali”, approvato nel febbraio scorso, all’unanimità dalla Commissione Consiliare Attività Produttive e Turismo da me presieduta. Il signor Fernando Mancini – dice ancora Flamini – è persona molto conosciuta e stimata a Nettuno. Nutro nei suoi confronti sincera amicizia e rispetto ma le assicuro che, l’attività del mio gruppo è del tutto indipendente dalle iniziative che lo stesso sta intraprendendo. Non esistono pertanto, “agende Mancini” ma questioni molto serie, dalla mancata realizzazione di importanti opere pubbliche, a sostanziali carenze nella gestione dei servizi, come quello della raccolta differenziata, fino alla mancanza di progetti e programmi di sviluppo economico e sociale, che stanno caratterizzando negativamente la vita cittadina e sui quali crescono giorno dopo giorno, i disagi e le critiche della popolazione. Dovere di ogni esponente politico – conclude Flamini – è rappresentare questi bisogni ed istanze e come stiamo cercando di fare, indicare soluzioni e programmi alternativi”.