Si tratta di Alessio Chiavetta, Nicola Burrini, Claudio Dell’Uomo, Ilaria De Santis e Carlo Eufemi per il comune del tridente e Danilo Fontana per l’amministrazione neroniana
Sono cinque i candidati espressi dal comune di Nettuno per la prossima elezione degli organi direttivi delle cosidette Città metropolitane. Si tratta del sindaco Alessio Chiavetta, del capogruppo del Pd Nicola Buttini, del consigliere Claudio Dell’Uomo, di Ilaria De Santis e di Carlo Eufemi. Solo uno invece il candidato di Anzio, Danilo Fontana del Nuovo centro destra. La città metropolitana, lo ricordiamo, è un ente territoriale di area vasta, che persegue le seguenti finalità istituzionali generali (in sostituzioni delle vecchie province che saranno abolite)come ad esempio la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; la promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana e la cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee.
Il territorio della Città metropolitana coincide con quello della Provincia omonima, ferma restando l’iniziativa dei Comuni, ivi compresi i Comuni capoluogo delle Province limitrofe, ai sensi dell’articolo 133, primo comma, della Costituzione, per la modifica delle circoscrizioni provinciali limitrofe e per l’adesione alla Città metropolitana. Spettano alla Città metropolitana il patrimonio, il personale e le risorse strumentali della Provincia, a cui ciascuna Città metropolitana succede a titolo universale in tutti i rapporti attivi e passivi, ivi comprese le entrate provinciali, all’atto del subentro alla Provincia. Al personale delle Città metropolitane si applicano le disposizioni vigenti per il personale delle Province; il personale trasferito dalle Province mantiene, fino al prossimo contratto, il trattamento economico in godimento.
Le elezioni per il consiglio dell’Area metropolitana di Roma, di cui faranno parte anche i comuni di Anzio e Nettuno, così come deciso dal sindaco di Roma Capitale e sindaco metropolitano Ignazio Marino si terranno il prossimo 5 ottobre. Si tratta di un elezione di secondo livello, con il corpo elettorale composto dai consiglieri comunali e dai sindaci dei 121 comuni che compongono la Provincia di Roma, in tutto 1685 elettori, che sono anche i potenziali candidati. Per arrivare ad esprimere un candidato a livello locale, quindi non sarà sufficente il voto compatto degli elettori locali ma sono necessari accordi politici a più ampio raggio. Tra Anzio e Nettuno, quindi, riuscire ad ottenre due nomi (uno di centrodestra ed uno di centrosinistra) sarebbe già una grande vittoria.
Roma avrà diritto a 11 dei 24 seggi del consiglio metropolitano. Importante la questione della nomina del vicesindaco metropolitano, che spetta a Ignazio Marino. Il vice sindaco sarà colui che governerà operativamente la città metropolitana. E’ scontata la vittoria del Pd a queste elezioni (poiché partito di maggioranza nei comuni maggiori), quindi bisognerà vedere se il sindaco della Capitale nominerà vice sindaco un consigliere romano oppure opterà, come chiesto dal Pd provinciale, per un esponente di fuori Roma. Oltre al consiglio metropolitano, è previsto come organo anche la conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci. La questione importante, come per i rapporti con la Regione, sarà fare in modo che le esigenze delle periferie non perdano di peso in favore di una politica incentrata sui soli problemi di Roma.