Anzio – Intervista al Senatore Candido De Angelis: “Il Comune è allo sbando”

L’ex sindaco: “Sul bilancio fare ricorso al Tar è un atto dovuto, in consiglio comunale non ci sono le garanzie minime di democrazia”

Il Senatore Candido De Angelis

Non usa mezzi termini il senatore Candido de Angelis, per descrivere la situazione politica, critica, che si vive nel comune di Anzio. L’esponente di centrodestra ed ex sindaco per due mandati nel comune neroniano, che durante le ultime elezioni non ha ottenuto l’incarico per la terza volta grazie ad una manciata di voti (storico il risultato per una formazione di liste civiche a sostegno della lista guidata proprio da De Angelis, che ha trascinato Bruschini prima al ballottaggio e poi ad un testa a testa che fa riflettere, contro partiti strutturati a carattere nazionale e vincenti da tempo sul territorio), dice la sua a tutto tondo sulla situazione che si vive in consiglio comunale, sul porto, sulla situazione di crisi economica dell’ente e sui recenti fatti giudiziari che hanno visto nel mirino della Finanza e della Procura alcuni settori dell’amministrazione.
La situazione tra maggioranza e opposizione – chiediamo – in questo periodo sembra piuttosto tesa.
“Neanche tanto – replica – quando ero sindaco io c’era praticamente un esposto al giorno. La verità è che la maggioranza fa tutto da sola, senza confrontarsi”.
Una maggioranza in difficoltà, con molte discussioni interne…
“Il problema è che non ci sono previsioni di crescita – spiega – manca un progetto per la città e non si sta rispettando neanche il programma elettorale con cui si sono presentati. Si sono perse le tracce di qualunque iniziativa di promozione, non si discute di nulla e si corre dietro alle emergenze del momento. Si fa solo pessima politica. Un quadro completamente negativo e anche gli esponenti della maggioranza ne sono consapevoli, molti di loro non sono contenti. La città è allo sbando – sottolinea – e chi ne paga il prezzo sono i cittadini”.
Di recente c’è stato anche un problema con gli ormeggiatori del Porto, che hanno ricevuto una lettera di sfratto, mentre l’amministrazione – come hanno sottolineato le cooperative locali – è rimasta in silenzio.
“Sul porto – replica De Angelis – il consiglio comunale e il Sindaco prima o poi ci dovranno dire cosa vogliono fare. L’opposizione in Regione ha rallentato il progetto quando era il momento di spingere e l’iter si è concluso in un momento in cui la nautica era in forte crisi, ora spero che arrivino tempi migliori per procedere. Ma il Comune – aggiunge – si deve svegliare. Il progetto del Porto nasce dalla buona volontà di tutte le parti in causa, compresi gli attuali concessionari. Certo oggi il comune ha il problema di rendere redditizia la società che lo dovrebbe realizzare ma io, lo ribadisco, sono contrario alla presenza del socio privato. Il sindaco Bruschini si è formalmente impegnato per ben due volte a mandare via il privato (e in questo – spiega – è facilitato da un preciso articolo dei patti parasociali che gli danno modo di procedere) ma ancora non si decide nulla. Inoltre – aggiunge – vorrei sapere come mai si è deciso di inviare la lettera di sfratto, sbagliata sia nei toni che nei termini. Non si doveva intervenire in quel modo e con quelle tempistiche (il 20 settembre è stato chiesto agli ormeggiatori di liberare gli spazi in concessione entro il primo ottobre ndr) senza neanche dare certezze ai lavoratori sul proprio futuro. Prima di fare quella lettera sarebbe stato più giusto chiamarli e tranquillizzarli sul loro futuro”.
E intanto il Bilancio, pur con molte polemiche, è stato votato…
“Il bilancio non è passato – spiega – chiederò al sindaco Bruschini se lui, da consigliere di Forza Italia, avrebbe consentito al sindaco di fare quello che ha fatto lui: forzare la mano e approvare un documento economico fuori da ogni regola. Glielo chiederò perché io me lo ricordo persona rispettosa delle regole. Noi – aggiunge – faremo ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar), è un atto dovuto per il rispetto che si deve al consiglio comunale. Il bilancio non poteva e non doveva essere votato perché il piano rifiuti allegato era sbagliato, perché non c’erano i Revisori dei conti e perché senza i revisori è stato votato un emendamento di due milioni di euro, oltre che per il ritardo con cui si è entrati in aula. Non ci sono elementi di garanzia per questa assise, e per difendere la dignità del consiglio e gli interessi della città dobbiamo necessariamente ricorrere alle vie giudiziarie. E’ un atto dovuto”.
E se il bilancio dovesse essere bocciato?
“Problemi loro. Avevo chiesto al primo cittadino di rinviare la discussione di qualche giorno, invece abbiamo assistito ad una assurda riunione con alcuni consiglieri che non volevano votare e poi hanno cambiato idea (pare che in quell’occasione il sindaco Bruschini abbia minacciato di dimettersi se la maggioranza non restava unita). Ma è evidente che non si può andare avanti a minacce e calpestando le regole”.
Molti denunciano tasse salate (quella sull’immondizia è quasi il doppio rispetto a Nettuno) e servizi inadeguati, come la differenziata che ha creato il disagio delle tante discariche abusive.
“La differenziata va fatta – risponde – ma ad Anzio è partita in modo frettoloso e pressapochista per vincere le elezioni. Che è fatta male è evidente. Paghiamo quasi il doppio che a Nettuno e a città simili alla nostra per grandezza, tipo Velletri, il piano finanziario che hanno presentato in consiglio comunale è sbagliato e comprende vecchi debiti fuori bilancio che non andavano considerati. Sono davvero tante – sottolinea – le cose che non vanno. Attendiamo spiegazioni in consiglio. Anche la Tari non è adeguata, si sta creando un punto di rottura con la gente, tra l’altro in molti non pagano e la città sta andando alla deriva”.
E di recente sono state avviate delle inchieste…
“E’ chiaro che c’è un problema – spiega – sui rifiuti vogliamo sapere cosa succede, ma deve essere fatto anche un ragionamento politico e mi riservo di parlare della questione durante il prossimo consiglio (che è stato fissato per il 30 settembre)”.
Se si votasse domani – chiediamo – che progetti ha per la città?
“Domani non si vota – replica – ma se così fosse noi ci presenteremmo come alternativa di centrodestra a questo centrodestra. Renzi a livello nazionale sta dimostrando che è necessario abbandonare le vecchie ideologie e fare riforme per dare risposte concrete ai cittadini per rispondere ad una crisi pesantissima. Il centrodestra e il Pd stanno lavorando insieme, Forza Italia ha un atteggiamento astensionista, ma noi siamo una forza di centrodestra e basta. A livello locale, nel comune di Anzio, non si vive un’emergenza tale da poter ripetere questa esperienza e noi non intendiamo valutare alleanze di nessun tipo con il Pd. Io – aggiunge – farei più amministrazione e meno politica, cercherei di andare incontro alle esigenze dei cittadini. Il comune non sta facendo nulla sui residui attivi – dice ancora – e spero che non si stia lavorando per fare spazio a qualche società che viene da fuori e dice di poter risolvere il problema. In ogni caso – specifica – viste le tante voci che si sentono, sottolineo ancora che noi siamo alternativi al Pd e abbiamo rotto con i vecchi partiti”.
La crisi economica si sente, ci sono soluzioni?
“Quando mi sono insediato anni fa – spiega – ho preso possesso del settore tributi, ho messo 20 giovani a lavorare e inviato 120mila accertamenti fiscali ai cittadini. In breve abbiamo incassato una somme enorme. Non capisco perché questa amministrazione non sembri interessata a scoprire gli evasori”.
Che prospettive vede per questa amministrazione?
“La giunta Bruschini – risponde – ha il respiro cortissimo. Dal punto di vista economico sono all’asfissia. Vorrei sapere tra l’altro se gli impegni di spesa per l’estate sono stati fatti senza determine. Ci sono 5 milioni di euro di debiti fuori bilancio – aggiunge – e Bruschini ha fatto un mutuo da 15 milioni di euro solo per pagare i debiti. La situazione è pessima – conclude – e non mi sembra che stiano facendo nulla per rimediare”.
Il prossimo appuntamento per il Senatore Candido De Angelis, è il consiglio comunale del 30 settembre, in cui promette un intervento politico che la maggioranza non potrà ignorare.