In un comunicato che porta la firma del segretario Giovanni De Micheli e del capogruppo consiliare Andrea Mingiacchi, il Pd dichiara unità d’intenti e parla di “polemiche strumentali” legate al ricorso al Tar sul bilancio approvato in consiglio lo scorso primo agosto. Nei giorni scorsi il capogruppo aveva annunciato, sulla sua bacheca Facebook: “Il gruppo consiliare del Pd, come espresso nel primo consiglio comunale, non delega l’azione politica alla magistratura. I signori del ‘dividi et impera’ non ci distoglieranno dalla costruzione di una nuova politica per Anzio”.
Riportiamo le dichiarazioni rilasciate oggi dal Pd, a poche ore dal consiglio comunale previsto per le 16. “A seguito dell’incontro delle opposizioni con il Prefetto di Roma, sono state chieste da quest’ultimo al Sindaco di Anzio, spiegazioni intorno alle contestazioni avanzate dalle opposizioni. Le osservazioni del Sindaco, che il prefetto ci ha fatto pervenire, falsificano la realtà e costringono il PD a contestare tutti i punti che non corrispondono ai fatti. Le assurde ricostruzioni riportate nella risposta al Prefetto sono immediatamente confutabili attraverso una facile ricostruzione dei fatti che peraltro l’intera città conosce; specie in merito all’indisponibilità nei termini di legge dei documenti necessari all’esame del bilancio ed alle vere cause che hanno provocato il superamento dell’orario per l’inizio della seduta. Il PD denuncia ancora una volta il comportamento scorretto del Sindaco e della giunta comunale, che invece di affrontare i problemi che subiscono i cittadini di Anzio, continua a falsificare la realtà per poter proseguire nella sua politica di sprechi, inefficienze e clientele, il cui costo viene pagato con le tasse dai cittadini di Anzio. Mentre si raccontano palesi bugie, questa resta una città i cui servizi sono sempre più scadenti e le tasse sempre più pesanti, non c’è un euro per finanziare lo sviluppo della città, ma si continuano invece a finanziare cooperative, associazioni e iniziative finalizzate esclusivamente a finalità clientelari. Il PD ribadisce, a seguito delle illazioni che si sono inseguite sui socialnetwork in questi ultimi giorni, la sua completa unità di intenti. In merito alle strumentali polemiche insorte sull’eventuale ricorso al TAR, informiamo tutti coloro che sono interessati, che il gruppo dirigente del partito insieme al gruppo consigliare sta valutando, come promesso ed annunciato, se esistono tutte le condizioni tecnico giuridiche per invalidare il bilancio e ove questo esame avesse un esito positivo, con reali ed immediati benefici per i cittadini di Anzio, inoltrerà il ricorso. Fermo restando il nostro convincimento che i troppi illeciti delle giunta di centrodestra e per primi quelli in materia di bilancio causeranno inevitabilmente la fine di questi sciagurati governi, pensiamo che la via giudiziaria resta un’estrema ratio da adire solo in presenza di comportamenti irresponsabili sul piano della trasparenza e della legalità. Pensiamo che, prima ancora delle purtroppo frequenti azioni di tipo giudiziario, a mettere in mora questa giunta e le sue malefatte sarà il totale dissenso dei cittadini che subiscono torti attraverso il peso delle tasse e dei servizi scadenti che ricevono; è questo il dramma a cui noi stiamo cercando di dare una risposta innanzitutto politica, che contempla un’azione di denuncia ma anche la proposta di una visione diversa della città e del modo con cui occorre amministrarla. Il PD, coinvolgendo tutti i quartieri di Anzio, continuerà la sua azione di proposta politica ponendo al suo centro un piano di riduzione degli sprechi e delle tasse, di miglioramento dei servizi, a partire dagli asili nido, dalla pulizia della città e una politica di sviluppo che metta al centro il patrimonio culturale e archeologico per lo sviluppo di un turismo sostenibile”.