Anzio- Approvata la fidejussione sul nuovo porto. Perplessità e poche risposte

Tante domande e poche risposte sul progetto del nuovo porto, del quale si è a lungo discusso nell’ultimo consiglio comunale di martedì scorso. L’occasione era l’approvazione della delibera con la quale si è dato mandato al Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, per la sottoscrizione del nuovo contratto per la fidejussione bancaria in favore della Società Capo D’Anzio Spa. Il punto, che prevedeva anche l’adozione del nuovo piano di rientro, ha dato vita ad una discussione infuocata, aperta dal consigliere Danilo Fontana. “A prescindere dalla fidejussione – ha detto – vorrei capire cosa si farà con il porto, progetti, programmi, il sindaco ci dica qualcosa”. E’ andato subito al dunque, il primo cittadino, che è stato chiaro: “se vogliamo che la società non fallisca e chiuda, dobbiamo approvare la nuova fidejussione. Abbiamo consegnato l’area del porto alla Capo d’Anzio, è necessario cambiare il cronoprogramma degli interventi, per evitare ricorsi. Si farà adesso una nuova gara. Siamo di fronte ad una discussione tra la parte privata e quella pubblica, in cui il privato continua a dire una serie di sciocchezze. Appena si procederà alla gara chiederemo al privato di cederci le quote”. A contestare la gestione “allegra” delle finanze è stato Ivano Bernardone del Pd. “Continuiamo a finanziare un progetto del quale non sappiamo nulla. Il piano di rientro costa 60mila euro di rata ogni mese. Il Comune è indebitato fino al collo. La società incaricata di realizzare il porto è sull’orlo del fallimengto, con 30 milioni di euro in rosso. Come si va avanti? Vogliamo che il Comune si riappropri della società. Quando fummo noi a dire di fare il porto pubblico, nessuno ci ascoltò. Ora scopro che è il sindaco a volere questa cosa”. L’accusa a questo punto è stata lanciata proprio dal sindaco Bruschini, che rivolgendosi all’opposizione ha detto “siete sempre stati contrari al nuovo porto. Non stravolgete le mie parole. Oggi ho detto che la legge ci consente di fare il porto pubblico. Ho detto che procederemo a una nuova gara, e che la Regione ci ha fatto perdere sei anni. Una volta fatta la gara si deciderà come procedere. Dobbiamo modificare i piani, ma il porto si farà”. Dubbi sulle condizioni economiche sono stati posti anche da Maria Teresa Lo Fazio (Pd). “Come può partire la Capo d’Anzio senza un euro attraverso la fidejussione? Parliamo del porto da dieci anni. Non siamo contrari, ma perplessi. Diciamola tutta, i soldi non ci sono e stiamo sprecando quelli dei cittadini. E’ stato il consigliere Candido De Angelis, da ex sindaco, a fare un lungo excursus sull’iter che il progetto del nuovo porto ha seguito negli ultimi anni. “Siamo convinti che il porto sia l’unica fonte di sviluppo per la città. Ricordiamo che la Capo d’Anzio nasce in maniera pubblicistica e i guadagni vanno ridistribuiti in tutta la città”. Bruschini ha ribadito: “se vogliamo andare avanti con il porto pubblico dobbiamo garantire che la società sopravviva. Gli ormeggiatori sono tranquilli, ci ho parlato e avranno garanzie”. Dall’opposizione è intervenuto anche Cristoforo Tontini, del Movimento Cinque Stelle. “Vorrei capire come pensa, la Capo d’Anzio, di rientrare del debito in tredici rate, se già non si è riusciti a sostenere la vecchia fidejussione, al punto che ne abbiamo dovuta stipulare un’altra”. E il sindaco: “Si sosterrà con gli incassi delle concessioni demaniali che da quest’anno andranno al Comune”.