Annunciati “scioperi della raccolta differenziata” e manifestazioni di protesta
Stanno arrivando a casa dei cittadini di Nettuno le prime bollette della Tari e il malcontento dei residenti è palpabile. Si tratta di bollette decisamente più salate rispetto agli anni precedenti e a fronte di chi si limita a fare raffronti con gli anni precedenti, c’è chi ha preso delle iniziative concrete per cercare di evitare di pagare una tassa definita da molti eccessiva e iniqua. Fare il raffronto rispetto agli anni passati è fin troppo facile (appartamento di 45 metriquadri con 4 persone tarsu 2012, 135 euro, tarsu 2013, 175 euro, tari 2014, 275 euro… e ancora appartamento di 65 metri quadri in periferia con tre persone tarsu 2012, 218 euro, tarsu 2013, 258 euro, tari 2014, 343 euro) e l’aumento, davanti ad un servizio di raccolta differenziata che impegna molto i cittadini onesti e per niente coloro che riducono quotidianamente la città come una discarica a cielo aperto non è facile da digerire. C’è chi ha deciso di avviare “lo sciopero della differenziata”, chi sta creando dei gruppi di protesta civile per non pagare bollette difficili da fronteggiare in tempo di crisi e chi sta organizzando una manifestazione di piazza per dire no ad un’imposta subita come una vessazione. Che il servizio di raccolta differenziata non sia all’altezza delle aspettative è un fatto evidente, così come il fatto che gli aumenti siano davvero consistenti (solo ad Anzio è persino peggio con tariffe decisamente più alte che a Nettuno) e, a quanto pare, le lamentele riguardano anche quei cittadini che hanno fatto richiesta per l’utilizzo di compostiere che si aspettavano sconti in bolletta che non sono arrivati.
