Dopo l’esito del referendum sull’acqua che ha visto la stragrande maggioranza dei cittadini italiani pronunciarsi contro la privattizzazione di questo bene primario, Sinistra Ecologia Libertà invita gli enti locali ad ottemperare a quanto abrogato dai quesiti referendari, predisponendo gli atti necessari per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Sel ha scritto ai sindaci della Provincia di Latina e anche a quelli di Anzio e Nettuno, ai quali ha spedito una lettera che li invita a convocare i Consigli comunali con all’ordine del giorno: L’uscita da Acqualatina da portare in seno all’Autorità d’Ambito dell’ato4. Ora la palla passa a Bruschini, Chiavetta e ai consigli comunali che non possono certo sottrarsi al loro dovere: Dare corso, con atti concreti, alla volontà dei cittadini espressasi con il referendum.
Ecco il testo della missiva:
Ai Sindaci di Anzio e Nettuno
Ai Consigli Comunali di Anzio e Nettuno
I risultati dei referendum del 12 e 13 giugno sull’acqua e sui servizi pubblici locali hanno sottolineato anche nei comuni di Anzio e Nettuno la forte determinazione dei cittadini di riappropriarsi dell’acqua come bene comune e la contrarietà ad affidare al mercato i servizi pubblici locali di rilevanza economica. L’esito referendario è inequivocabilmente un atto di sfiducia nei confronti di Acqualatina e della sua gestione. Riteniamo quindi centrale che nell’agenda politica delle amministrazioni pubbliche sia inserita la questione della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.
Va dato atto e merito ai comuni di Aprilia e Bassiano, pur se in splendida solitudine, della caparbietà con la quale stanno conducendo la loro battaglia per riappropriarsi di un bene comune come l’acqua.
La recente sentenza del Consiglio di Stato che ha considerato legittime le delibere dei consigli comunali che non approvavano la convenzione di gestione con Acqualatina ha ribadito ulteriormente la competenza dell’ente locale in questa materia.
Il risultato referendario consente ora ai sindaci di dimostrare, con la loro capacità amministrativa, di mettere fine a questa sciagurata esperienza di gestione del servizio idrico, le enunciazioni di principio vanno concretizzate in un percorso politico-amministrativo.
Proponiamo, allora, come Sinistra Ecologia Libertà la convocazione di appositi consigli comunali, che riappropriandosi del loro ruolo, preparino, in collaborazione con comitati e i promotori del referendum, una proposta di uscita da Acqualatina da portare all’interno dell’Autorità d’Ambito. Con i referendum il popolo italiano si è pronunciato e tale decisione è vincolante (come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte costituzionale). Certi che vogliate dar corso alle legittime aspettative dei cittadini porgiamo distinti saluti.
Segreria regionale Sinistra Ecologi Libertà del lazio